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Juve, ad ogni era il suo tecnico: Allegri è stato perfetto, ma ora serve una svolta

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Juve, ad ogni era il suo tecnico: Allegri è stato perfetto, ma ora in panchina serve una svolta

L’inesauribile ciclo vincente (almeno in Italia…) della Juventus si può dividere, a ben vedere, in ere geologiche. Con diverse esigenze e diverse possibilità a seconda del momento storico. In principio, per esempio, la necessità era quella di spremere oltre le proprie potenzialità un gruppo affiatato ma non irresistibile. Quindi, al progredire del livello complessivo della rosa, lo è diventato gestire muscoli ed umori dei campioni a disposizione.

Due scenari profondamente differenti, che richiedevano al timone dello spogliatoio due figure altrettanto diverse. Tra i tanti meriti della società bianconera in questi anni, allora, anche e soprattutto quello di aver individuato due tecnici perfetti a seconda del periodo: Antonio Conte quando c’era da ricavare ogni goccia possibile dal frutto, Massimiliano Allegri quando invece era diventato prioritario programmare e ponderare. Perché il tecnico livornese ha rappresentato la stata la scelta giusta ed i risultati – tra scudetti, Coppa Italia e finali di Champions League – l’hanno dimostrato.

La sensazione attuale, però, è quella che si sia arrivati ad un nuovo periodo di svolta. Da un’era ad un’altra. In cui non c’è più da gestire, ma “soltanto” da sciogliere le briglie di una squadra ormai troppo ambiziosa – anche in Europa, a ben guardare la qualità complessiva della rosa – per essere frenata dietro ad esasperazioni tattiche ed accortezze varie. Per questo Allegri potrebbe essere stato il tecnico ideale di ieri, ma non essere più quello migliore per domani. Quando servirebbe, con ogni probabilità, una rottura col passato. Per mettere le ali ad una squadra che – da Ronaldo a Cancelo, l’ultimo mercato estivo lo testimonia – ora ha bisogno di spiccare definitivamente il volo.

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