Editoriale

Jorginho è un professore, ma non è più il Pallone d’Oro di una volta…

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Lo straordinario cammino dell’Italia a Euro 2020 sta lanciando la candidatura del metronomo azzurro Jorginho per il Pallone d’Oro: un’eventuale vittoria che sarebbe però in totale controtendenza con gli anni più recenti

Jorginho da Pallone d’Oro? La suggestione ha iniziato a farsi strada in maniera sempre più insistente grazie alle fantastiche prestazione della Nazionale Italiana agli Europei. Il collettivo organizzato sapientemente da Roberto Mancini riesce a esaltare i singoli al meglio e in questo contesto non sono passate di certo inosservate le qualità del brasiliano di nascita.

Il regista azzurro sta eccellendo nelle letture, nel senso della posizione e nel controllo dei ritmi, dimostrando un salto in avanti ben deciso nel suo percorso di crescita. Un cammino che l’ha condotto già sul tetto d’Europa in Champions League con il suo Chelsea e che ora speriamo possa rinverdirsi questa settimana a Wembley.

Non c’è dubbio che l’eventuale successo dell’Italia darebbe una grossa spinta alle ambizioni di Jorginho in chiave Pallone d’Oro. Anche perché va detto che la concorrenza appare quanto mai sbiadita da Euro 2020. Da Kanté e Mbappé a Lewandowski e De Bruyne, passando per un Cristiano Ronaldo mai così anonimo (numeri a parte, ovviamente) nelle sue apparizioni.

Ci sono però poi coloro che possono sfruttare un colpo di coda. Per le speranze di Messi e Neymar la Copa America può essere determinante, stesso concetto per il Kane di turno o, perché no, per Kjaer nel caso di miracolo Danimarca per quanto il capitano del Milan lo meriterebbe forse a prescindere.

Certo va altresì ricordato che il prestigioso riconoscimento negli anni più recenti ha sempre privilegiato il puro talento ai successi effettivi, con il solo Modric a interrompere nel 2018 il dominio di Leo e CR7 che dura dal 2008. Motivo per cui un trionfo di Jorginho sorprenderebbe eccome e sarebbe di fatto in controtendenza rispetto al recente passato. E d’altronde, se il Pallone d’Oro va assegnato al miglior giocatore dell’anno solare, davvero si potrebbe scegliere l’italo-brasiliano? Difficile, ma per ora concentriamoci sul presente…

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