2016

Joao Mario, il paradosso: lo Sporting prende la metà!

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Dei 40 milioni di euro più bonus pagati dall’Inter per acquistare Joao Mario, il club portoghese ne incassa solamente 19: ecco il perché

Oggigiorno è sempre più usuale trovare fondi d’investimento che abbiano una posizione importante all’interno delle società di calcio. E, in questa fattispecie, si iscrive anche il club portoghese dello Sporting Lisbona che, paradossalmente, dei 45 milioni di euro pagati dall’Inter per il cartellino di Joao Mario ne incasserà solamente 20, dunque meno della metà del costo totale. Perché? Il club portoghese, infatti, è nella morsa delle banche, come riporta quest’oggi Calcio e Finanza. Pochi giorni fa, il bilancio del club per la stagione 2015/2016 ha fatto registrare un dato negativo di -3 milioni di euro: un dato preoccupante, considerando appunto le cessioni di Joao Mario all’Inter e dell’algerino Islam Slimani al Leicester di Claudio Ranieri.

SPORTING: DA JOAO MARIO SOLAMENTE LA META’! – Nel 2014 lo Sporting ha stipulato un importante accordo per la ristrutturazione di un passivo diventato ingestibile: e, negli accordi sottoscritti con diversi soggetti, il club portoghese si è impegnato a cedere parte dei cartellini di numerosi calciatori al fondo d’investimento Holdimo, nonché una percentuale sull’incasso della rivendita dei giocatori a garanzia della ricapitalizzazione effettuata nel 2014 dalle banche Millennium BCP e Novo Banco. Nel concreto, lo Sporting deteneva solamente il 75% del cartellino di Joao Mario, mentre il 25% era stato ceduto all’imprenditore Alvaro Sobrinho e al suo fondo d’investimento. Dunque, dei 45 milioni di euro (40 + cinque di bonus) pagati dall’Inter, solo 19 milioni (più bonus) son finiti nelle casse dello Sporting: 10 milioni sono andati al fondo Quality Football Ireland, 2 milioni per le commissioni agli agenti tra cui Kia Joorabchian e 9 milioni alle banche Novo Banco e Millennium BCP.

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