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Jacobelli a Milannews24: «Stagione per ora altalenante; Ibra dirigente? Nessuno nasce imparato»

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Le parole di Xavier Jacobelli, ex direttore di Tuttosporto, in esclusiva a Milannews24 sui rossoneri

Xavier Jacobelli ha parlato in esclusiva a Milannews24.com. Di seguito un estratto delle sue parole sui rossoneri.

Come si può definire la stagione del Milan fino a questo momento?

«Direi discontinua e altalenante. Lo dimostrano i risultati in campionato e la falsa partenza in Champions League nonostante la situazione sia ancora recuperabile perché ci sono ancora 6 partite da disputare. Credo che tutto questo dovesse essere messo in preventivo. Quando si cambia l’allenatore e quando alcuni giocatori accusano le fatiche della stagione precedente – mi riferisco in particolare a Theo Hernandez che è stato lo stakanovista della Francia e Leao – io credo che si troppo presto per esprimere un giudizio che suoni definitivo sul rendimento del Milan. Siamo alla vigilia dell’ottava di campionato e la settimana prossima tornerà la Champions League. E’ importante che adesso il Milan riprenda il filo del discorso che è iniziato vincendo il derby e battendo il Lecce con quei 3 gol segnati in 5 minuti. E che si è interrotto in Champions e a Firenze»,

Tanti tifosi del Milan lamentano la poca presenza della società e della dirigenza. E’ effettivamente un problema per Jacobelli?

«No, francamente questi dibattiti a mio avviso risultano impropri perché in campo vanno i giocatori e in panchina va l’allenatore. Se è stato scelto Fonseca vuol dire che la società ha puntato su di lui dopo quanto si era detto, sentito, letto in estate sulla rosa dei candidati, su chi sarebbe potuto arrivare e non è arrivato. Alla fine la scelta è caduta su Fonseca e deve essere sostenuta e non ho dubbi che la società la sostenga. Come tutti gli allenatori sanno, è chiaro, le loro fortune e sfortune professionali dipendono dai risultati. In questo momento è importante l’unità tra società, squadra e tifosi. Il supporto dei tifosi non è mai mancato. Riprendere il filo del discorso positivo con i risultati aiuterebbe tutti».

E Ibrahimovic? Ha la stoffa da dirigente?

«In tutte le cose, come diceva Edoardo De Filippo, nessuno nasce imparato. Un conto è essere un fuoriclasse quale è stato Ibrahimovic in campo e un altro è vivere una nuova esperienza da dirigente del Milan. E’ molto importante la personalità, il ruolo e il punto di riferimento di Ibrahimovic al Milan. Lui è dotato di molto carisma e ovviamente sta maturando in questi primi mesi la sua nuova esperienza. Io non credo che questi discorsi c’entrino con la squadra: in campo ci va la squadra! Poi sono i risultati a fare la fortuna…».

L’INTERVISTA ESCLUSIVA A XAVIER JACOBELLI SU MILANNEWS24.COM

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