2017

Izzo, niente clemenza: ecco perché Tavecchio ci ha ripensato

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Il presidente federale Carlo Tavecchio ha deciso di non concedere la clemenza ad Armando Izzo del Genoa: dovrà scontare per intero la squalifica. Ecco perché il presidente FIGC ha tentennato – 15 settembre, ore 8.35

I motivi dei tentennamenti di Tavecchio sono stati riportati oggi da La Gazzetta dello Sport. Il presidente della FIGC era disposto a firmare la grazia alla luce del comportamento ottimo del calciatore, impegnato sul fronte sociale in questi mesi. Poi è sopraggiunto un interrogativo. Izzo è uno degli indagati a Napoli nell’inchiesta penale da cui poi è nato anche il procedimento sportivo. Il procuratore ha chiesto il rinvio a giudizio anche per il difensore del Genoa per frode sportiva e il Gip il 26 settembre potrebbe decidere al termine dell’udienza preliminare. Il rischio di graziare un tesserato che dopo pochi giorni sarebbe stato rinviato a giudizio era troppo grosso, per questo Tavecchio ha deciso di aspettare la fine della squalifica di Izzo.

La squalifica di Izzo e la grazia: le ultime – 14 settembre, ore 10.30

Armando Izzo non può ancora giocare dopo la squalifica per omessa denuncia e probabilmente non potrà farlo prima del 12 ottobre. Passo indietro del presidente federale Carlo Tavecchio: la Figc, che ancora non si era espressa sulla domanda di grazia presentata dai legali del calciatore del Genoa, ha finalmente preso la propria decisione dopo un lungo tira e molla. Ma la decisione è clamorosa: a differenza di quanto si era ipotizzato la scorsa settimana, la Federazione ha deciso di non concedere il provvedimento di clemenza al calciatore napoletano del Genoa.

Izzo, niente clemenza: ecco quando potrà rientrare in campo

Izzo dovrà quindi scontare per intero la propria squalifica e tornerà in campo solamente il 12 ottobre prossimo, alla vigilia della sfida di campionato che vedrà di fronte Genoa e Cagliari. Solo in quella data l’ex difensore dell’Avellino espleterà per intero i sei mesi di fermo disciplinare imposti in sede d’appello dalla giustizia sportiva. Lo scorso mese il legale Mattia Grassani aveva avanzato la richiesta di grazia tuttavia, un mese dopo, alla fine Tavecchio ha deciso di non concederla. La vicenda per cui Izzo è stato coinvolto riguardava l’episodio del 2014 con cui, secondo la procura federale, il calciatore si sarebbe reso complice di un tentativo di combine sulle gare del club irpino, omettendo di denunciare le informazioni in suo possesso alle autorità competenti.

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