2016
Izzo deferito, il legale: «Tutte favole senza un riscontro»
Izzo deferito dalla Procura Federale per i fatti del 2014, la replica del legale: «E’ stato già interrogato due mesi fa, il processo sportivo va cambiato»
Nella giornata di ieri ben otto calciatori sono stati deferiti dal Procuratore Federale per illecito sportivo in relazione alle gare Modena – Avellino del 17 maggio 2014 e Avellino – Reggina del 25 maggio 2014. Tra questi figura anche il calciatore del Cagliari, Fabio Pisacane, e il difensore del Genoa, Armando Izzo. L’accusa proviene dal capocosca Antonio Accurso, in precedenza ai vertici del clan Vanella Grassi e dallo scorso anno collaboratore di giustizia. L’avvocato De Rensis, legale di Izzo, smentisce il tutto ai microfoni de Il Secolo XIX: «Tutte favole, sono accuse senza un riscontro. Il processo sportivo va cambiato, cosi si rovinano le vite delle persone».
LE DICHIARAZIONI – Prosegue De Rensis: «Abbiamo a che fare con tutta una serie di racconti che non hanno un minimo di riscontro. Armando era infortunato, a quelle gare non partecipa, è infortunato da giorni, lo certificano le terapie a cui si sottopone, tutto documentato. Qui parliamo di un capoclan che decide di investire 400mila euro per ricavarne 60mila da una scommessa. Parliamo di messaggi che sarebbero stati inviati da Millesi da un telefono che poi però risulta ceduto e guarda caso non si sa a chi. Armando non contava nulla nello spogliatoio, aveva solo 22 anni. Difficile pensare che un capo clan si affidi a uno come lui per aggiustare le partite. Armando è stato interrogato due mesi fa e ha detto tutta la verità. Siamo pronti a dimostrare che non c’entra nulla con questa storia, ne uscirà pulito».