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La presidenza di Ivan Ruggeri all’Atalanta: nel bene e nel male tanto amore dal 1994 al 2008

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La storia di Ivan Ruggeri: l’ex presidente dell’Atalanta scomparso il 6 aprile 2013. Con lui un grande pezzo di storia nerazzurra

L’amore è un sentimento che ha tantissimi sfaccettature: c’è chi lo dimostra esplicitamente e non tarda occasione per ricordarlo e chi invece, seppur all’apparenza possa sembrare indifferente, in realtà si dimostra leale e appassionato anche quando la testardagine, nel bene e nel male, tende a farla da padrone.

Il 6 aprile 2013 ci lasciava Ivan Ruggeri: ex presidente dell’Atalanta 1994 al 2008, numero uno nerazzurro che nonostante abbia diviso gran parte della piazza sul suo operato, è entrato nel cuore dei tifosi orobici vista la dedizione nei confronti della Dea. Nato il 14 Ottobre del 1944 a Telgate, Ivan passa dall’azienda di famiglia al ciclismo fino a diventare la guida della società orobica: dimostrando impegno e competenza nell’imprenditoria, sempre mettendo in primo piano il duro lavoro. Il battesimo atalantino arriva nel 1977 quando debutta rilevando una quota azionaria da Sergio Nessi.

La svolta però arriva nel 1994 quando Ivan diventa ufficialmente il presidente subentrando ad un Percassi tanto ambizioso quanto poco esperto ai tempi (mentre nel frattempo la squadra era retrocessa in Serie B), coinvolgendo anche i figli Alessandro e Francesca.

Ruggeri era sempre con i piedi per terra, salvaguardando sempre le tradizioni: dal settore giovanile fino ai bilanci senza rischiare (ad eccezione fatta per il mercato durante l’estate del 2001) non nascondendo qualche ambizione europea. Con lui l’Atalanta disputa 9 campionati di Serie A e 5 in Serie B, dove le soddisfazioni non sono certamente mancate: la finale di Coppa Italia 1995-1996, l’ottimo campionato nel 2000-2001, le tante promozioni tra i vari Mondonico, Mandorlini, Vavassori e Colantuono, la parentesi Delneri e il record di punti in Serie A targato 2006-2007.

Con la tifoseria c’è sempre stato un rapporto di odio-amore, ma la stima e il rispetto non sono mai venuti a mancare: neanche quando gli animi erano abbastanza accesi soprattutto durante il 2005 tra confronti vari e coreografie per invitare Ivan a lasciare l’Atalanta. Il ciclo di Ruggeri però, quando la situazione si stava risollevando, il 16 gennaio 2008 venne colpito da una fatale emorragia cerebrale, che lo costrinse a vivere gli ultimi cinque anni della sua vita in uno stato praticamente vegetativo.

Dopo nove mesi di ricovero ospedaliero, la presidenza della società calcistica passò temporaneamente al figlio Alessandro, che a soli 21 divenne il presidente più giovane nella storia della Serie A per poi lasciare tutto alla famiglia Percassi nell’estate del 2010.

Il 6 aprile 2013 Ivan Ruggeri perì all’età di 68 anni, e chissà come vivrebbe oggi la sua Atalanta: concentrato, immobile nel suo posto in Tribuna d’onore a lasciarsi andare tra passione ed emozione. Gli anni passano, ma il ricordo non sbiadisce: soprattutto per chi ha fatto la storia dell’Atalanta Bergamasca Calcio, nel bene e nel male.

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