2014
Iturbe e Manolas, è lora di ingranare
Fase cruciale della stagione, la Roma chiede il massimo ai 40 milioni investiti in estate
SERIE A ROMA ITURBE MANOLAS – Quaranta milioni. Questa la cifra – comprensiva di bonus legati ai risultati complessivi ottenuti dal club – che in estate la Roma ha investito per garantirsi le prestazioni di Juan Manuel Iturbe e Konstantinos Manolas. I due colpi del mercato giallorosso: il primo chiamato a sostituire la pesante cessione di Benatia, il secondo ad innestare qualità e talento nel pacchetto offensivo.
“DEVO FARE TANTO” – Come darti torto Manuel. L’attaccante argentino ha finora realizzato due gol – ad onor del vero pesantissimi, uno nel 5-1 inflitto al Cska Mosca nell’esordio di Champions League e l’altro allo Juventus Stadium salvo poi scontarsi con l’esito che tanto ha fatto discutere, sintomo di personalità – ma si è espresso con discontinuità. La percezione è ancora quella di un calciatore che si muove ai margini dell’undici titolare e non invece, come dovrebbe essere considerando l’investimento, pedina strutturale di una Roma dalle massime ambizioni: il giusto periodo di rodaggio da riconoscere ad un calciatore classe ’93 che finora aveva brillato con un club di caratura inferiore è terminato se l’obiettivo è quello di incidere a pieno già nella stagione in corso. L’operazione è chiaramente da intendere in una dimensione di medio periodo ma la Roma si attende tanto già da questo Iturbe: se l’argentino ingrana la marcia con continuità Garcia ha una soluzione in più e può rinnovarsi al tavolo delle grandi.
L’EREDE DI BENATIA – Konstantinos Manolas è un gran difensore. Il sostituto perfetto – lo raccontammo in estate – ed addirittura più pronto di Benatia in termini di esperienza internazionale: prima dell’approdo in giallorosso il centrale greco aveva già totalizzato 13 presenze in Champions League – contro le quattro di Benatia peraltro limitate ai playoff ai tempi dell’Udinese, mai nella fase a gironi – e 27 complessive nelle competizioni europee con la maglia dell’Olympiakos. Classe ’91, esplosivo per velocità e recuperi, è senza dubbio il profilo perfetto per compensare una perdita davvero ingombrante. Kostas Manolas si è finora espresso su ottimi livelli – basta prendere atto del dato difensivo che la Roma presenta in campionato, sole sei reti incassate e seconda retroguardia del torneo – ma manca ancora dello status di leader difensivo che Benatia ha saputo interpretare sin dalle primissime battute della sua breve esperienza giallorossa. Già conosceva la Serie A? Vero. Così come è indubitabile che all’ellenico vada riconosciuto il classico periodo di ambientamento. Ora però è tempo di mettersi alle spalle le prove lacunose palesate contro Bayern Monaco, Napoli ed a tratti Juventus – le avversarie di livello incontrate dalla Roma oltre al Manchester City – ed assumere la guida incondizionata della difesa romanista.
MOMENTO CHIAVE – Nel mese che precede la pausa natalizia gli uomini di Garcia si giocano una fetta cruciale della propria stagione: innanzitutto il fronte internazionale, lì dove la Roma è in posizione privilegiata – seconda nel suo girone eliminatorio alla pari con il Cska Mosca e con due punti in più del più accreditato rivale Manchester City – ma si deve guardare le spalle proprio dalle due contendenti. Il club russo si è rilanciato espugnando clamorosamente l’Etihad e vorrà completare l’opera tra le mura casalinghe proprio contro quella Roma che gli ha inflitto il pesante 5-1 iniziale: la voglia di rivalsa sarà massima. Poi il Manchester City, guai darlo per spacciato. Ed il campionato potrebbe presto rivelarsi differente dal copione che tanti vogliono assegnargli: Juventus e Roma in fuga e tutte le altre ad assistere. Il Napoli pare aver superato il blocco iniziale dovuto alla scottante eliminazione dal preliminare di Champions ed anche altre concorrenti possono attrezzarsi per recuperare: servirà la migliore Roma insomma. Il miglior Iturbe, il miglior Manolas.