2015

Italia, Zappacosta: «Ammiravo Nedved, oggi mi chiamano Zambrottino»

Pubblicato

su

Il laterale: «Ho ancora tanta strada da fare»

Corsa, determinazione e tanta qualità. Davide Zappacosta è una delle note più positive – poche, comunque – dell’Atalanta versione 2014/15. Il laterale nerazzurro è diventato uno dei punti fermi della Nazionale Under 21, con cui, a fine stagione, si giocherà l’Europeo di categoria in Repubblica Ceca: «Amichevole con la Germania? Ho sentito che la loro rosa vale quasi il triplo della nostra sul mercato. Sono curioso di vedere se sono così forti, secondo me saremo all’altezza. E’ un’amichevole, ma daremo comunque tutto, perché rappresentiamo l’Italia. L’Europeo? Ho visto qualche partita delle nostre avversarie e, lavorando bene, potremmo dire la mostra. Il Portogallo ha qualcosa in più al livello tecnico, Svezia e Inghilterra sono squadre fisiche e fastidiose che lottano su tutti i palloni».

GRINTA– Repubblica Ceca, la terra di uno degli idoli del giocatore della Dea: «Da piccolo – spiega a ‘Vivo Azzurro’ – mi ispiravo a Pavel Nedved. Mi piaceva come persona e come calciatore. A lui ruberei tutto: grinta, completezza, determinazione e capacità di calciare con il destro e con il sinistro. I paragoni di oggi? Adesso mi soprannominano Zambrotino, prima mi chiamavano Cafù. Sono accostamenti piacevoli, ma credo proprio di doverne fare ancora tanta di strada».

Exit mobile version