2013

Italia, Volpi: «Clima vero avversario»

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Il consulente medico dell’AIC ha parlato delle difficoltà per il Mondiale 2014 in Brasile.

MONDIALI 2014 ITALIA VOLPI – Consulente medico dell’AIC (Associazione Italia Calciatori), Piero Volpi ha fornito un parere medico in vista dei Mondiali 2014 in Brasile ed in seguito ai sorteggi di ieri: «La fase finale di un Campionato Mondiale di calcio è un torneo di un mese, con gare ravvicinate, spostamenti da una città all’altra, spesso con distanze notevoli e in condizioni climatiche differenti per temperature e tasso di umidità. Inoltre per coprire le esigenze televisive di più continenti le partite vengono disputate in orari spesso non idonei alle esigenze fisiche degli atleti e al confort degli spettatori sugli spalti. Come affrontare questi aspetti? Innanzitutto valutando bene le condizioni fisiche dei giocatori selezionati per la spedizione: le loro condizioni fisiche devono essere buone o eccellenti. Infatti dopo una stagione logorante (campionato e coppe) è difficile in poco tempo ricondizionare sul piano psicofisico un giocatore spremuto. L’adattamento alle condizioni climatiche del paese dove si disputeranno le gare è un altro aspetto importante, da tenere in considerazione, soprattutto in funzione degli spostamenti da una sede di gara all’altra», ha dichiarato Volpi a “La Gazzetta dello Sport”.

Il consulente medico ha poi aggiunto: «In questo ambito una proposta intelligente è quella formulata da Prandelli sulla scorta dell’esperienza della Confederation Cup, nel consigliare il ricorso a due time-out nel corso della gara, come nel basket, uno per tempo per consentire una breve pausa con possibilità di reidratare i giocatori in campo. Non è certo, come già segnalato da recenti report della FIFA, con l’iperutilizzo di farmaci per altro leciti che i giocatori tendono ad assumere per ovviare a questo intensa attività, che va affrontato un aspetto ormai tipico del calcio moderno». 

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