Editoriale

Italia Under 21 yin e yang: la calma di Nicolato, la furia rossa di Rovella e compagni

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Italia Under 21 ancora pienamente in corsa nell’Europeo di categoria dopo il pareggio con la Spagna, ma le troppe espulsioni stridono con l’atteggiamento serafico di Nicolato

Un’Italia Under 21 da nero e bianco, da yin e yang per definirla con gli opposti principi dell’antica filosofia cinese. Se lo 0-0 contro la Spagna è risultato positivo in sé per sé, ciò che rimane più nella mente è l’incredibile sequenza di espulsioni che sta caratterizzando la fase a gironi del campionato Europeo.

Della follia di Tonali si già è parecchio discusso, anche su questi schermi, ma la sfida contro la Repubblica Ceca aveva portato in dote, si fa per dire, anche le squalifiche di Marchizza e Gabbia. Se lo spezzino ha pagato un intervento di gioco, il difensore milanista si è iscritto al torneo delle sciocchezze guadagnandosi il “rosso” a fine partita.

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Una “violazione delle regole di buona condotta”, utilizzando il formale gergo da comunicato, che purtroppo ha bussato vigorosamente alla porta anche nel match contro lo Spagna. Perché se la seconda ammonizione di Scamacca è stata certamente eccessiva, la prima al contrario ha punito una sbracciata senza troppa logica del centravanti genoano.

Ma a proposito di Grifone, è soprattutto l’espulsione di Rovella a gridare vendetta per la sua ineluttabile ingenuità. E senza contare l’indegna sceneggiata proposta dal futuro juventino dopo il testa a testa costato la doccia anticipata anche all’iberico Mingueza.

Sin troppi indizi per non considerare l’atteggiamento collettivo della nostra Italia Under 21 oggettivamente fuori luogo. L’incapacità nel gestire la rabbia e le emozioni durante la gara rischia di diventare un ostacolo insormontabile. Nervosismo oltretutto incomprensibile, perché ben lontano dall’assioma secondo cui ogni squadra rispecchi il carattere del proprio allenatore. Esistono per caso tecnici più calmi, lucidi e serafici di Paolo Nicolato? Pochi, pochissimi.

Al netto di arbitraggi imprecisi ed eccessivamente severi, gli Azzurrini dovranno cambiare rapidamente registro. Anche perché, malgrado il doppio pareggio sin qui incassato, la qualificazione ai quarti è a portata di mano. Basterà sconfiggere la Slovenia (ma anche pareggiare, se la Spagna battesse la Repubblica Ceca) e, soprattutto, rispolverare un vecchio adagio dell’intramontabile Luca Dirisio: ci vuole calma e sangue freddo.

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