Hanno Detto

Italia Under 21, l’ex c.t Casiraghi: «Bacino limitato, bisogna guardare all’estero…»

Pubblicato

su

L’ex c.t. dell’Under 21 Pierluigi Casiraghi ha parlato dell’inizio del secondo biennio di Nicolato

Piereluigi Casiraghi, ex commissario tecnico dell’Italia Under 21, in una intervista a La Gazzetta dello Sport ha parlato dell’inizio del secondo biennio della Nazionale di Paolo Nicolato.

INIZIO SECONDO BIENNIO – «Come tutte le nazionali, c’è sempre qualche punto interrogativo all’inizio della stagione. Per quella dei ragazzi è ancora più complicato perché parti da una base che magari hai già, che hai preparato nel biennio precedente, ma devi inserire tanti elementi nuovi per via dell’età. In più il Covid non ha aiutato, e mettiamoci il solito problema che i ragazzi non sempre giocano. Poi piano piano i giovani riescono a trovare più spazio e qualche sorpresa, a livello di nomi, c’è sempre». 

BACINO LIMITATO – «Ogni allenatore dell’Under 21 ci è passato, è fisiologico. Almeno negli ultimi anni si è cominciato a guardare all’estero, a giocatori che hanno passaporto italiano per allargare la base. Se vogliamo competere anche a livello giovanile con le altre nazioni, è la strada giusta: Paesi guida come Germania o Inghilterra lo fanno da anni. Anche perché spesso i ragazzi che giocano fuori, magari in campionati meno di elite, hanno più possibilità di vedere il campo con continuità. Tipo Kelvin Yeboah, che se ha preso da suo zio Tony male non è, un po’ di dna magari aiuta». 

NOMI CHE STUZZICANO – «Facile dire Tonali, Rovella o Ricci. Mi piace Piccoli, che è rimasto all’Atalanta e allenarsi con Gasperini lo aiuterà, perché lì hanno una cultura del lavoro importante, anche a livello giovanile. E poi in futuro Seba Esposito, un ragazzo che ha qualità». 

Exit mobile version