2016

Tonelli: «Conte, porto le borracce?»

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Sogno Europei: «Prima spiavo Coverciano, quanta strada ho fatto!»

Farebbe di tutto Lorenzo Tonelli pur di andare agli Europei con la Nazionale e, infatti, si è messo a disposizione del commissario tecnico Antonio Conte con umiltà: «Mi sembra molto preparato a livello tattico, lavora molto e c’è molto da imparare. Io sono qui per abituarmi a questa alta intensità e per conoscere nuovi modi di giocare. Sarri? In questo momento non penso né a lui né a Giampaolo, a nessuno. Penso a dove sono, quindi a Conte. Vorrei riuscire a imparare qualcosa da chi è abituato a vivere questo clima. Farei volentieri la riserva, anche il porta borracce. Sarri e Conte hanno modi di difendere diversi: Sarri vuole che il difensore guardi solo la palla, Conte è invece più improntato sull’uomo, ma entrambi sono grandi lavoratori disponibili al dialogo», ha dichiarato il nuovo difensore del Napoli a Coverciano in conferenza stampa.

CURIOSITA’ – Si affrontano poi altri temi. Dalla famiglia di dottori alle voci sulla Fiorentina, fino a Marco Giampaolo e Daniele Rugani: «Ho studiato giurisprudenza, ma dopo due esami ho smesso. Non penso che sarei diventato un dottore, la loro vita non mi entusiasmava. Mi sarebbe piaciuto diventare un preparatore, qualcosa di legato allo sport. Fiorentina? C’erano delle voci, ma nulla di concreto. Sono un po’ mercenario, perché a parità di squadre non c’è il romanticismo. Mi avrebbe fatto piacere rappresentare la mia città, ma si parla del nulla. Sono felice delle scelte che ho fatto. Giampaolo? Penso sia abbastanza bravo per il Milan, è intelligente e ha grande spirito di adattamento. Ha vissuto esperienze non positive, quindi sa cosa sono le difficoltà. Farà bene ovunque andrà. Rugani? Ci siamo aiutati a vicenda. Quello che lui ha fatto per me, io l’ho fatto per lui. Ha ancora tanto da migliorare, potrà diventare un grandissimo». E poi quella volta che fu cacciato da Coverciano: «Una volta spiai la Nazionale e mi mandarono via. Quando ero alla Settignanese sognavo l’azzurro e mi chiedevo se mi sarei mai trovato qua. E’ incredibile la strada che ho fatto».

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