2016
Tavecchio: «Conte, sapevo sarebbe finita»
«Chi verrà dopo non pretenda gli ingaggi attuali. Buffon stella polare»
Tutto secondo i piani, o quasi. Carlo Tavecchio ne è abbastanza certo del resto: Antonio Conte andrà via dalla Nazionale Italiana dopo gli Europei, ma non c’è nulla di inatteso nella sua decisione. Il presidente della FIGC, intervenuto stamane nel corso di una intervista radiofonica, ha di fatto messo a tacere le voci circa una presunta rottura tra il commissario tecnico azzurro e la Federazione: Conte ha rispettato la durata del suo contratto, semplicemente, anche se… «Nel 2014 facemmo a Conte un contratto di due anni e sapevamo esattamente che la durata sarebbe stata quella – le parole di Tavecchio – . Speravamo ovviamente potesse rimanere, ma sapevamo che la durata del contratto era quella fissata. Per questo motivo non penso che la questione stage non sia stata più di tanto decisiva nella decisione di Conte di lasciare l’incarico. Noi abbiamo sempre rispettato le regole FIFA sulla convocazione dei giocatori dai club, credo semplicemente che a Conte manchi il lavoro quotidiano».
TAVECCHIO: «DOPO-CONTE? NON HO DECISO NIENTE» – Chi succederà adesso a Conte, destinato al Chelsea? Tanti i nomi sul piatto (Roberto Donadoni, Fabio Capello, Claudio Ranieri o il tecnico dell’Under 21 Gigi Di Biagio): «Io ricordo i risultati del 1982 e del 2006: abbiamo vinto grazie a una certa struttura federale, una filosofia che appartiene solo alla Nazionale e non proviene dai club – spiega Tavecchio ai microfoni di Radio Anch’io Sport – . Una struttura del genere potrebbe ancora funzionare, ci stavo pensando già prima di prendere Conte». Quindi pista interna? «Per ora non considero Di Biagio, non ho accordi con lui e con nessun altro, è una questione di stile, semmai vedremo dopo le amichevoli. Ciò che conta ora è l’interesse della Nazionale, non il mio, quello di Conte o di Di Biagio. Stiamo investendo su nuove strutture e spero che il team manager Gabriele Oriali resti anche dopo l’addio di Conte: in ogni caso al nuovo staff tecnico non potremo garantire gli stessi ingaggi di ora».
«BUFFON STELLA POLARE, OK IL MONDIALE ALLARGATO» – Su Gigi Buffon e il record di imbattibilità in Serie A stabilito ieri con la Juventus: «Gigi è una persona di grandi qualità morali ed etiche, ha un’immagine molto forte: è un elemento da cui non possiamo prescindere, uno che agisce sempre con buon senso. Per me oggi come oggi a quarant’anni un portiere può ancora giocare a calcio e lui credo possa fare ancora strada: in un mondo di meteore, Buffon è la stella polare». Chiosa sulla proposta FIFA di un Mondiale a quaranta squadre: «Io condivido l’idea di Gianni Infantino, ma non lo dico perché è stato eletto presidente FIFA. Lo conosco da anni e dico che, facendo le proporzioni dovute, se può esserci un Europeo a ventiquattro squadre, con duecentonove federazionali mondiali, se volessimo prenderne anche solo il venti per cento al Mondiali, quaranta andrebbero più che bene».