L’attaccante si toglie qualche sassolino dalla scarpa: «Ferrero? No comment»

«Ritrovo una Nazionale più forte, con giocatori sempre più pronti. Giocando all’estero, non ho mai avuto problemi: Conte, al di là di pregiudizi e chiacchiere, preferisce conoscere l’uomo, oltre il calciatore. E se uno fa bene, merita la convocazione». Stefano Okaka, intervenuto in conferenza stampa, commenta così la chiamata di Conte per le amichevoli dei prossimi giorni: «Le critiche a livello calcistico possono starci, io ho sempre dato tutto quando sono sceso in campo e i pregiudizi nei miei confronti proprio non mi sono piaciuti. Qualcuno ha scritto cose inventate, non conoscendo la verità. Ma ormai è il passato».

SAMP – «Ferrero? Io sono all’Anderlecht adesso – prosegue Okaka – e penso a me stesso. Non voglio nemmeno spendere parole per commentare. Il mio obiettivo è di continuare a giocare bene, in base alle partite poi aumenta o diminuisce la possibilità di diventare sempre più importante. I sogni sono la benzina per il nostro lavoro. Anderlecht? C’è una cultura fantastica per i giovani, giocatori di 20 anni hanno già vinto due o tre scudetti. E in più questi giovani sono anche bravi e cercati da grandi squadre. C’è meno pressione, è normale, si può lavorare con più serenità».

IL RAZZISMO – Poi, una battuta sul razzismo: «E’ una questione di educazione, nessuno nasce razzista. Dobbiamo avallare questo processo di integrazione, in Belgio ci sono tanti italiani che si sono adattati a vivere là. L’intelligenza fa la differenza, non serve parlare di razzismo perché siamo nel 2015».