Italia: adesso Belotti è l’uomo nuovo

Almeno altri 4 attaccanti sie la giocano con il granata per gli Europei

A tre partite dalla fine del campionato, tutto è ancora in gioco, o forse no. Dipenderà da ciò che succederà ma, in vista delle convocazioni per i prossimi Europei, l’Italia ha qualche dubbio ancora da togliersi, soprattutto in attacco. Salgono le quotazioni di Andrea Belotti: l’attaccante del Torino, vera e propria sorpresa di questo finale di campionato, sta scalando le gerarchie di Antonio Conte e potrebbe conquistare la maglia azzurra a tappe. Prima di tutto, il 16 maggio, il commissario tecnico diramerà la lista dei convocati per uno stage, poi ci sarà il 23 maggio la lista dei convocati per il raduno pre-Europeo, qualche giorno dopo ci saranno le convocazioni per l’amichevole Italia – Scozia ed infine, il 31 maggio, finalmente i convocati definitivi per EURO 2016. Da qui ad allora potrebbe succedere tutto o il contrario di tutto: in pochi sono sicuri del posto, mentre altri hanno ancora qualche chance per poter dire la loro, come i portieri outsider Emiliano Viviano (Sampdoria) o Federico Marchetti (Lazio).

ITALIA: IN ATTACCO È LOTTA FURIOSA – Ci sarebbero due o tre posti ancora disponibili anche in difesa, dove potrebbe spuntarla un giovane (Daniele Rugani della Juventus o Alessio Romagnoli del Milan). A centrocampo, riporta QS, poche certezze dopo l’infortunio di Claudio Marchisio. Al di fuori di Marco Parolo, Alessandro Florenzi (Roma) e Marco Verratti (Paris Saint-Germain), già certi del posto, un po’ tutti potrebbero dire la loro. Quindi il nodo principale in attacco, dove sono già sicuri della convocazione Graziano Pellé (Southampton), Antonio Candreva e Stephan El Shaarawy. Belotti, come detto, al momento è il giocatore in maggior forma e sta scalando davvero posizioni, nonostante nei mesi precedenti Conte non lo abbia praticamente mai tenuto in considerazione. Si giocherà il posto con Lorenzo Insigne (Napoli), Simone Zaza, Domenico Berardi (Sassuolo) e Giacomo Bonaventura. Praticamente fuori invece Sebastian Giovinco (Toronto) e Mario Balotelli. Altro giro, altra corsa.