Se nessuno vuole l’Italia, Lippi-ter?

Nessun nome di grido per il dopo-Conte, resta in piedi l’ipotesi Di Biagio

Ma davvero nessuno vuole diventare il commissario tecnico dell’Italia? Secondo alcuni, sembrerebbe di no. Tant’è che giorni dopo l’addio ufficiale di Antonio Conte a fine Europei e l’ufficialità del suo ingaggio la prossima stagione al Chelsea, il presidente della FIGC Carlo Tavecchio non ha ancora trovato nemmeno ufficiosamente un sostituto. Sembrerebbe che nessuno voglia accollarsi la responsabilità di guidare la Nazionale ai prossimi Mondiali e, stando alle voci, il motivo sarebbe chiaro: l’Italia di oggi non è da un punto di vista tecnico ed economico una super-nazionale e soprattutto la strada verso Russia 2018 è tutt’altro che semplice, in un girone di qualificazione che si preannuncia come molto complicato, con la Spagna testa di serie. A parole, per il momento, soltanto Francesco Guidolin, oggi allo Swansea City, si è detto pronto ad accettare l’eventuale offerta della Federazione, ma nessun altro ha fatto altrettanto. Anzi c’è chi, come Fabio Capello, ha proprio palesemente rifiutato. Qualcuno allora parla di un possibile ritorno di Marcello Lippi…

I CANDIDATI (POCHI) PER L’ITALIA – Come scrive oggi Il Giornale, Lippi, campione del mondo nel 2006 e poi sulla panchina azzurra dal 2008 al 2010, potrebbe dare vita ad un terzo ciclo in mancanza di alternative. Un’ipotesi che per il momento è solo di riserva (ma comunque Lippi potrebbe tornare in gioco come direttore tecnico magari): oltre a Guidolin, si punta a Roberto Donadoni (già c. t. tra il 2006 ed il 2008), che però rimane vincolato al Bologna. Resta la pista federale, come annunciato dallo stesso Tavecchio qualche settimana fa, ovvero di un tecnico interno: il nome buono sarebbe quello di Luigi Di Biagio, attualle c. t. della Nazionale Under 21, non certo un nome di grido però. Per il momento il percorso che porta al prossimo c. t. dell’Italia è un po’ una gara ad eliminazione: fuori Conte, restano in ballo sempre meno nomi e molti dei quali, a dirla tutta, non di primissima mano.