2017

Italia-Svezia, Ventura: «Usiamo la nostra testa». Buffon: «È l’ora dei fatti»

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Alla vigilia di Italia-Svezia, parlano il ct della Nazionale, Gian Piero Ventura e il capitano Gigi Buffon

Una conferenza stampa tesa, come altrimenti non avrebbe potuto essere. E’ quella a cui partecipano Gian Piero Ventura e Gigi Buffon, alla vigilia di Italia-Svezia. Il commissario tecnico prova a riportare la calma nell’ambiente azzurro: «Abbiamo analizzato quello che abbiamo fatto, abbiamo preso coscienza di tutto. Quando sono arrivato in Nazionale si prospettava esattamente questo scenario, avevamo preventivato di essere inferiori alla Spagna e di arrivare tra le quattro migliori seconde».

Sul dopo-partita di Svezia-Italia: «A fine partita ho solo detto che la partita poteva essere gestita in maniera più corretta. Certo che se poi domani uno dei nostri giocherà con la maschera protettiva per il naso…».

Sulla partita di San Siro e sui consigli: «Domani la tattica sarà importante ma da sola non basterà, così come il cuore e la determinazione. Dovremo avere tutte e tre queste componenti e metterle in campo, cosa che non ci è riuscita venerdì sera. I consigli? Per ascoltarli tutti mi ci vorrebbero dei mesi… quando sono arrivato in Nazionale funziona così e me lo avevano spiegato subito. Usiamo la nostra testa e il campo dirà se avremo ragione».

Anche Gigi Buffon non ha nascosto l’importanza del momento: «E’ un momento di tensione molto alto vista la posta in palio e il senso di responsabilità che ognuno di noi deve avere. E’ una partita importante per noi e per la storia della nostra Nazionale. La viviamo come va vissuta la vigilia di un evento importante. E’ da venerdì che sono in uno stato di giusta tensione, concentrazione: impossibile “decomprimersi e riattivarsi” tra una gara e l’altra».

Quella di domani potrebbe essere l’ultima partita di Buffon in azzurro: «Mi è capitato già in carriera di essere davanti a dei bivi importanti. A volte è stato dentro, a volte è stato fuori. Ma non cambia nulla nel mio rapporto con la Nazionale e tutto sommato è un aspetto secondario». Per il capitano, in ogni caso, non è più tempo di fare proclami: «Ci sono pochi messaggi da dare a parole, bisogna darli sul campo, in modo che le gente ci sostenga. La partita di domani sarà in qualche modo una piccola impresa alla quale siamo chiamati, è arrivata l’ora dei fatti».

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