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Italia Spagna, Senna: «Meraviglioso vedere all’opera gli Azzurri»

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L’ex centrocampista della Spagna Marcos Senna ha parlato in vista del match di questa sera contro l’Italia

Marcos Senna, ex centrocampista della Spagna votato nella Top 11 dell’Europeo 2008 vinto dalla Roja, in una intervista a La Gazzetta dello Sport ha parlato del match di questa sera contro l’Italia.

ITALIA SPAGNOLIZZATA – «Senz’altro. L’Italia resta l’Italia con la sua forza e la sua esperienza, però è innegabile che il gioco attuale sia storicamente diverso rispetto al passato. L’Italia di Mancini vuole la palla, se non ce l’ha la va a cercare, la tratta bene e quando segna non si ripiega aspettando il contropiede ma cerca il secondo e il terzo gol. È la prima volta che la vedo giocare in maniera così aggressiva. È una squadra completissima». 

BARELLA JORGINHO VERRATTI – «Sono tre centrocampisti di livello mondiale che hanno delle caratteristiche molto precise. Trattano benissimo la palla, hanno grande tecnica. Restando sul tema della ‘spagnolizzazione’, quei tre potrebbero tranquillamente giocare per la nazionale di Luis Enrique, perché la loro idea di calcio è la stessa. Quando Luis Aragones decise di cambiare il modo di giocare della Spagna non lo fece per un capriccio. Fu intelligente e lucido: io con Pellegrini nel Villarreal facevo un calcio associativo, lo stesso Xavi e Iniesta al Barcellona. E poi Cazorla, David Silva, Fabregas, Xabi Alonso. Con gente così non puoi fare un calcio diretto. E poi avevamo punte che combinavano bene con noi come Villa o Torres. Aragones cambiò appoggiandosi sulle qualità dei suoi uomini e fece benissimo. Immagino che Mancini stia facendo un percorso simile: quando hai tre centrocampisti come Verratti, Barella e Jorginho puoi fare quello che vuoi, e Mancini ha scelto la via del gioco. È una meraviglia vedere all’opera questa Italia». 

JORGINHO – «Un giocatore completo, come lo è Busquets dall’altra parte. Il tipico centrocampista che vuole una formazione che pensa di giocare la palla e non di praticare un calcio diretto, nella mia squadra lo vorrei sempre. Io per ora sono l’unico brasiliano campione d’Europa. Spero naturalmente che vinca la Spagna, ma se passa l’Italia tiferò per Jorginho e per voi, visto che avete altri due brasiliani in rosa». 

SEMIFINALE – «L’Italia è favorita, perché ha iniziato il torneo molto forte e si è mantenuta allo stesso livello. Ma le partite vanno giocate, e la Spagna è in evidente crescita. La chiave sarà a centrocampo: chi prenderà il pallone vincerà». 

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