2009
Italia, pronto un quadriennale per Prandelli
Tra un mese esatto Marcello Lippi e i suoi 23 prescelti partiranno da Milano per raggiungere il SudafriÃ?Âca. Eppure la nazionale lascerà a casa il suo ct, quello in pectore naturalmenÃ?Âte: Cesare Prandelli, se ‘l’operazione futuro’ andrà in porto, dando vita alla prima coabitazione tecnica, per quanÃ?Âto differita, della storia azzurra. Senza preoccuÃ?Âparsi dell’effetto che farà questa novità (a occhio poco in linea con gli umori nostrani), GianÃ?Âcarlo Abete, certo da tempo dell’addio delÃ?Âl’attuale allenatore campione del monÃ?Âdo, si è infatti impegnato ufficialmenÃ?Âte a chiarire il futuro della panchina azzurra entro l’8 giugno. E a quella daÃ?Âta il presidente federale conta di aver sciolto definitivamente il nodo che riÃ?Âguarda il diciottesimo ct unico italiano. Primo obiettivo in tal senso: PrandelÃ?Âli, appunto, che dopo l’investitura di Buffon ieri ha incassato il gradimento di Cannavaro, pur destinato a lasciare la nazionale dopo il mondiale. Sono giorni importanti questi, per le faccende federali, che corrono su un doppio binario. Da un lato un epilogo, quello del 28 maggio, quando a GineÃ?Âvra l’Esecutivo Uefa assegnerà l’orgaÃ?Ânizzazione di Euro 2016 (in corsa ItaÃ?Âlia, Francia e Turchia); dall’altro la questione ‘nazionale’.
L’agenda del presidente della Figc in questo senso prevede uno snodo chiaÃ?Âve: il 17 maggio (il giorno dopo la fine del campionato e il giorno prima della comunicazione della lista ‘ allargata’ dei 23 azzurri più quattro riserve per il Sudafrica), Abete chiederà ufficialÃ?Âmente ai Della Valle la possibilità di aprire una trattativa con l’attuale tecnico viola. Una procedura dovuta, vista l’esistenza di un contratto tra l’alleÃ?Ânatore di Orzinuovi e la Fiorentina, con scadenÃ?Âza 2011. E’ questa l’atteÃ?Âsa prima mossa che doÃ?Âvrebbe sbloccare una situazione, quella fiorentina, che in questo momento sembra ancorata a certezze ribadite. Sarà quello il moÃ?Âmento in cui si capirà se il legame tra Firenze, i Della Valle, Corvino e PranÃ?Âdelli è davvero ancora solido e non un comprensibile gioco delle parti in atteÃ?Âsa di essere chiarito dalla richiesta feÃ?Âderale.
Ovviamente, dopo il primo passo, nel caso Abete ottenga il nulla osta viola, si aprirà la trattativa con Prandelli. Per parte sua, in questi mesi, l’allenatore della Fiorentina, all’inizio del suo posÃ?Âsibile coinvolgimento azzurro, aveva parlato di nazionale sempre in modo rispettoso ma tiepido. C’era stato poi il Grande Freddo con Diego Della Valle, scosso da voci di contatti diretti del suo Cesare con la Juve, con la squadra imÃ?Âprovvisamente piantata come un motoÃ?Âre grippato e un grande senso di incerÃ?Âtezza, nonostante l’attuale calma appaÃ?Ârente. E’ questo lo scenario fiorentino che si vede da via Allegri. Abete aveva scelto di aspettare l’evolversi di alcune situazioni (quella di Ancelotti, di RaÃ?Ânieri e di Prandelli, appunto). E la priÃ?Âma pista imporÃ?Âtante praticabiÃ?Âle in questo moÃ?Âmenti è quella verso il tecnico viola (con il colÃ?Âlega giallorosso lontanissima alÃ?Âternativa). A Prandelli la FeÃ?Âderazione potrebbe arrivare ad offrire anche un accordo quadriennale, per compensarne la perdita economica, seppur contenuta (contratto di un miÃ?Âlione e mezzo a stagione, rispetto all’1,8 attualmente percepito). Inoltre CesaÃ?Âre sarebbe al centro del progetto di riorganizzazione e potenziamento del ruolo della nazionale ormai pronto.
Fonte | Corrieredellosport.it