2013
Italia, Prandelli: «La mia squadra è propositiva. E su Giaccherini e Motta…»
PRANDELLI ITALIA SERIE A – Intervenuto a ‘Radio Deejay’, il commissario tecnico dell’Italia, Cesare Prandelli, ha parlato del Mondiale di giugno in Brasile: «Italia in semifinale? Datemi una biro che firmo subito (ride, ndr). Qualificarci con due turni di anticipo è stato bello, è mancata la ciliegina sulla torta per il pareggio con l’Armenia, però va bene così. Per quanto riguarda il ranking, va rivista la regola: non è possibile che non siamo testa di serie».
SCELTE E MODULI – «In Primavera – ha proseguito – valuteremo la condizione fisica e il rendimento. Poi deciderò anche in base al modulo, ma nessuno sta rosicando. Ho 35 nomi in testa e vedremo più avanti. Modulo? Ne ho cambiati diversi, ma mai in base al risultato: solo per una questione propositiva. Questo è bello e il merito è dei ragazzi. Il Mondiale è un torneo breve e l’organizzazione sarà fondamentale: per questo motivo la malleabilità che ha dimostrato il gruppo è un fattore positivo. La perfezione è quasi impossibile da trovare: certi giocatori sono ‘adattati’, io cerco di spostarli per consentirgli di esprimersi al massimo».
LEADER – «Il mio lavoro è stato da sempre finalizzato a cercare di creare un gruppo, la squadra, non il singolo: va bene se segna Balotelli, ma va altrettanto bene se lo fanno altri. E questa, per me, è un’idea di calcio propositiva. Modulo a due punti? Dipende: due punte fisse non è un vantaggio, se una delle due non dà riferimenti allora può esserlo, perché ti consente di mettere in difficoltà la retroguardia avversaria e favorire gli inserimenti dei centrocampisti».
GIAK E MOTTA – «Giaccherini e Motta li ho portati all’Europeo e sono stato bersagliato di critiche. Giaccherini è importantissimo: sa attaccare e difendere, è pronto a gara in corso e si adatta con facilità a tutti i ruoli, li capisce al volo. Thiago Motta è allo stesso modo importantissimo: ha grande personalità e la squadra lo capisce. Io erede di Allegri o Conte? Assolutamente no».