2009

Italia, Prandelli: “Allenare questa Nazionale un privilegio”

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Il compito di rinnovare l’Italia a livello di Nazionale spetta a Cesare Prandelli, eletto C.t. dalla Federcalcio azzurra al termine dei deludenti Mondiali in Sudafrica. L’ex allenatore della Fiorentina è stato intervistato in esclusiva ai microfoni del sito web ufficiale della Fifa per parlare delle sue prime impressioni nel suo nuovo ruolo: “Sono molto entusiasta di questa esperienza sin qui. Da quando ho detto “sì”, sapevo che sarebbe stato difficile ricostruire, ma i giocatori hanno mostrato anche loro grande entusiasmo nelle partite giocate sin qui e tutto è stato molto positivo. Tuttavia, non è stato facile e ancora non abbiamo ottenuto niente. Cosa importa ora è tornare motivati e vedere entusiasmo anche nella tifoseria. Uno dei nostri obiettivi era migliorare proprio il rapporto con i nostri sostenitori. Cassano e Balotelli? Prima di tutto era necessario far sì che fosse chiaro che fanno parte di un gruppo. E’ molto importante avere giocatori con carattere e talento come loro, ma devono capire che lavorano per la squadra. Al momento cerchiamo i giocatori giusti per rinnovare la rosa. L’Italia è ricca di talenti calcistici, è sempre stato così, anche nei momenti difficili. Credo che sarà  il mio lavoro scoprire alcuni di questi talenti e portarli in Nazionale. Dobbiamo iniziare a lavorare dai giovani però, non solo la Nazionale maggiore. Sono convinto che stiamo facendo i passi giusti, ma è un processo che impiegherà  tempo e pazienza. La Spagna? Non è niente di sorprendente, perchè la Spagna ha ottenuto risultati eccezionali da anni a livello giovanile. La chiave è esser rimasti su un binario, che è quello dei loro valori, ed hanno avuto fede nei giocatori e la loro capacità  tecnica. Ero contento quando hanno vinto il Mondiale e credo possano essere l’esempio da seguire per tutti. Se possiamo tornare al top? Lavoriamo per chiudere il gap, ma non è facile. La chiave è cercare di giocare un calcio di qualità , con immaginazione. Credo sia questa la strada da seguire. Quando tieni il possesso palla e giochi per vincere, allora arrivano le vittorie. Se possiamo competere ad Euro 2012? Prima c’è da qualificarci, non sarà  facile e non dobbiamo pensare che sia già  fatta. Una volta fatto questo, avremo tempo per pensare alla fase finale, ma prima dobbiamo pensare ai prossimi ostacoli. Qual è stato l’aspetto più divertente sin qui? L’interazione col pubblico. I tifosi ci hanno trattato sempre bene e sostengono totalmente la squadra. Questo mi motiva ad andare avanti. Ovviamente c’è tanta pressione quando sei C.t. dell’Italia, ma non mi spaventa, anzi, è una sfida. Alla fine della giornata non tutti hanno la possibilità  di avere questo lavoro fantastico, quindi è un vero privilegio”.

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