2013
Italia, Montolivo: «Voglio rivedere la squadra degli Europei: eravamo un corpo unico»
ITALIA MONTOLIVO MILAN – Intervenuto in conferenza stampa, Riccardo Montolivo, centrocampista del Milan, ha parlato a due giorni dalla sfida tra Germania e Italia: «Nazionale toccasana? Non direi, a Milano si sta bene, nonostante queste difficoltà iniziali. L’ambiente è buono e sono sicuro che ci risolleveremo. Kakà è un campionissimo e ci darà una mano, mentre per quanto riguarda Balotelli lui sa che nel calcio ci sono momenti positivi e altri meno. Ma non lo trovo stressato e nervoso, anzi, il problema è che con lui si cerca sempre di trovare la notizia e di estremizzare il tutto, ma non ho paura di perderlo. Detto ciò, pensiamo alla sfida con la Germania, per il Milan ci sarà tempo».
QUALITA’ – E per quanto riguarda l’attacco italiano, Montolivo non ha dubbi: «Abbiamo qualità – ha proseguito – e adesso anche Rossi sta tornando sui suoi livelli: abbiamo sempre creduto in lui e lo abbiamo aspettato. Ma non ci sono solo lui e Balotelli: penso a Insigne, Osvaldo e Gilardino, siamo ben messi. Germania? Per me, che sono per metà tedesco, non è mai una sfida come le altre. Se ripenso agli Europei, dico che più che una squadra siamo stati una famiglia, avevamo la sensazione di essere un corpo unico. Spero che riusciremo a ricreare questo fantastico clima per il Mondiale, che è la cosa più importante all’interno di una squadra».
RAZZISMO – Prima di chiudere, Montolivo ha parlato anche del problema razzismo: «Partiamo dal presupposto che nelle curve di tutti gli stadi ci sono persone che non si possono definire tifosi. Detto questo, lo sfottò ci sta e c’è sempre stato, ma il confine con la discriminazione razziale è labile e non va superato. Per quanto riguarda il razzismo, è un problema culturale proprio dell’Italia e per risolverlo bisogna partirlo dalla base, cioè dall’istruzione».