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Mancini: «Zaniolo come Pogba, Balo non avrà molte altre chance»
Lunga intervista al c. t. dell’Italia Roberto Mancini: argomento principale i giovani e, in particolare, Nicolò Zaniolo. C’è spazio però alla fine per un monito anche a Mario Balotelli…
L’Italia ai piedi di Nicolò Zaniolo: il centrocampista della Roma, esploso negli ultimi mesi, punta adesso a prendersi ad appena 19 anni la Nazionale. La prima convocazione da parte di Roberto Mancini era già arrivata qualche mese fa, adesso però l’ipotesi di renderlo già un perno della formazione titolare non è tanto campata in aria. «Zaniolo? Io ci ho visto delle qualità, uno così non lo abbiamo, è completamente diverso da Nicolò Barella, Jorginho e Marco Verratti – ha confessato stamane il commissario tecnico azzurro in una intervista al Corriere della Sera – . Ha le caratteristiche per essere un interno, il paragone con Paul Pogba ci sta. Adesso però servono calma e pazienza, anche lui andrà in difficoltà. Perché l’Inter lo ha lasciato andare? A volte coi giovani è difficile capire».
Tanti altri gli argomenti toccati da Mancini nel corso della chiacchierata, il filo conduttore è quello dei giovani talenti azzurri pronti al grande passo: «Moise Kean alla Juventus non gioca, ma sarebbe titolare quasi ovunque. Sandro Tonali dovrebbe giocare in Serie A, anche Stefano Sensi ha qualità enormi. Pietro Pellegri lo seguiamo sempre». L’obiettivo è, perché no, quello di costruire una Nazionale solida in grado di fare la doppietta Europeo-Mondiale nei prossimi tre anni e mezzo: «Il Mondiale fallito ormai è passato, il trauma è superato. L’Argentina con Leo Messi non ha vinto neanche la Coppa America e le altre Messi non ce l’hanno, quindi perché noi non possiamo pensare di vincere l’Europeo?», ha spiegato Mancini. Nel finale, il c. t. azzurro è tornato a parlare di Mario Balotelli, passato all’Olympique Marsiglia: «L’ho gestito per tanti anni e non mi crea problemi. È lui che deve avere la testa a posto come non l’ha mai avuta negli ultimi anni per meritarsi la convocazione. Deve capire che tante altre occasioni non ne avrà».