Italia, Mancini: «Tifosi di nuovo vicini alla Nazionale. Convocazioni? C'è tempo per chi è rimasto fuori» - Calcio News 24
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Italia, Mancini: «Tifosi di nuovo vicini alla Nazionale. Convocazioni? C’è tempo per chi è rimasto fuori»

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Roberto Mancini, ct della Nazionale, è intervenuto in diretta alla Bobo TV: ecco le sue dichiarazioni

Alla Bobo TV, Roberto Mancini ha analizzato il momento dell’Italia e non solo:

EUROPEO – «Tutti pensavano che non avessimo giocatori all’altezza. In Italia giocatori bravi ce ne sono sempre stati, anche se a volte bisognava aspettare. Giocare un calcio diverso non vuol dire vincere, ma siamo riusciti a riavvicinare i tifosi alla Nazionale. Bravi i ragazzi, che hanno anche trovato velocemente i ritmi di gioco».

ITALIA DI TUTTI – «Volevamo conquistare la gente. Volevamo che la squadra facesse divertire tutti ed è contato su questo il rapporto tra i ragazzi. Noi siamo sempre stati molto bravi, l’atmosfera era importante».

CONVOCAZIONI NATIONS LEAGUE – «I dubbi ci sono sempre, i giocatori bravi sono più di 23 e dispiace lasciare a casa qualcuno. Poi c’è anche l’Under21 alla quale abbiamo lasciato alcuni giocatori perchè hanno impegni importanti. Gli altri però verranno chiamati più avanti».

LANCIARE I GIOVANI – «E’ difficile entrare nelle varie situazioni. Secondo me, per il momento difficile economico che viviamo, ci sono giovani ai quali può essere data fiducia. All’inizio possono avere difficoltà, poi nel giro di qualche mese possono migliorare. Va data più fiducia».

ALLENATORE ALL’ESTERO – «Andare in altri campionati ti fa conoscere molte cose, ti apre a nuove esperienze ed aiuta molto».

ALLENARE IN ARGENTINA – «C’è stata l’occasione, sarebbe stato bello».

ALLENARE UN CLUB – «Manca sicuamente la quotidianità. I primi mesi della stagione di meno ma quando si gioca così, da novembre a marzo è difficile aspettare per una partita».

LAVORO –«Non abbiamo molto tempo per lavorare, quando i ragazzi vengono a Coverciano non facciamo allenamenti fisici tranne i primi giorni prima dell’Europeo. Abbiamo lavorato molto sulle giocate, sul fattore tecnico. Poi abbiamo avuto la fortuna di avere diversi giocatori tecnici importanti a centrocampo, anche Bonucci in difesa. Ci ha aiutato sicuramente questo. Pressare alti senza paura di prendere gol è altrettanto importante».

PORTE APERTE – «All’Europeo abbiamo chiamato un gruppo ristretto, ma chiunque può tornare a giocare qui. Porte aperte a tutti, specialmente ai giovani che hanno qualità anche se sono poco esperti».

CAMBIAMENTI NELL’ULTIMO DECENNIO – «Penso che, come un giocatore migliora nel tempo, stesso discorso vale per un allenatore. Più vai avanti più fai esperienze, migliorando come persona. Ci sono volte in cui ci si arrabbia, altre in cui non va fatto, ma un allenatore ne ha il diritto per buttare fuori quello che ha dentro».

GIOCARE IN QUESTA NAZIONALE – «E’ molto tecnica, mi sarebbe piaciuto molto».

ISPIRAZIONI DA ALLENATORE – «Ne ho avuti tanti. Ho imparato da tutti, quando giochi è normale. Tra Boskov ed Eriksson era come la sera e la mattina, uno era di un’epoca e uno di un’altra. Ho avuto tecnici diversi che mi hanno dato molto».

CAMPIONATO ITALIANO – «La Juve rientrerà in corsa per lo scudetto. Con diverse squadre in lotta al vertice sarà divertente. Tutti cercano di giocare bene e questo è importante».

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