Editoriale

Italia-Lituania da record: con i baby fenomeni ritorna il sorriso

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Italia-Lituania restituisce il sorriso alla truppa azzurra che si riscopre più vicina ai Mondiali grazie anche al passo falso della Svizzera

Ci voleva Italia-Lituania per riconciliare i nostri ragazzi con quel successo che mancava ormai da quattro partite consecutive. E soprattutto per riportare il giusto entusiasmo con il quale lasciarsi un mesetto appena per poi ritrovarsi in vista della Final Four di Nations League che tra Milano e Torino potrebbe regalarci un altro trofeo in questo indimenticabile 2021.

Una serata che oltretutto avvicina non poco la Nazionale ai Mondiali 2022 in Qatar grazie al comodo 5-0 sui baltici, ma soprattutto all’inciampo della Svizzera che non ha saputo andare oltre lo zero a zero contro l’Irlanda del Nord. Al netto delle gare in meno per i rossocrociati, il 12 novembre allo Stadio Olimpico avremo due risultati su tre a disposizione per centrare il primo posto nel girone.

Dunque il cammino torna tutto sommato in discesa dopo gli inciampi delle recenti apparizioni, con le molte, buonissime notizie che il Mapei Stadium ha portato in dote al di là delle 37 partite da record senza battute d’arresto. A cominciare dalla beata gioventù di un attacco che Roberto Mancini ha affidato ai due cuccioli della compagnia, ovvero Moise Kean e Giacomo Raspadori.

Il nuovo giocatore della Juve ha messo a ferro e fuoco la linea difensiva lituana con la sua innata potenza, lanciando al tempo stesso un messaggio di rivincita al Commissario Tecnico dopo l’esclusione da Euro 2020 ma anche a Max Allegri e ai tifosi bianconeri. Il post Cristiano Ronaldo può e deve ripartire dall’ex attaccante dell’Everton, il quale è adesso però chiamato al definitivo salto di qualità in una giovane carriera sin qui densa di troppi alti e bassi, soprattutto a livello mentale e comportamentale.

La stellina del Sassuolo ha invece saputo ispirare la manovra offensiva azzurra con movimenti da manuale. L’intelligenza dentro e fuori dal campo del numero 9 bolognese il miglior indizio di quel che potrà essere il cammino presente e futuro. Nella Nazionale e non solo, la forte sensazione è che il colore neroverde sia soltanto di passaggio sulla sua pelle.

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