2009
Italia, le verità “segrete” di Lippi
Domani sarà il giorno della verità per l’Italia. Onestamente è giusto presupporre un risultato che la spinga agli ottavi, verso un ‘pesce grande’, come l’Olanda o nella migliore delle ipotesi, verso Giappone (o Danimarca). Ci sono però altre verità , chiamiamole ‘segrete’, che Lippi col suo staff ha elaborato fin qui, una serie di analisi sui singoli e sul torneo, importanti per costruire un percorso finalmente importante in questo mondiale. Naturalmente i punti sul tavolo azzurro sono tanti, alcuni anche clamorosi (la nostalgia di Grosso, o di uno come Totti). Il nodo centrale? Individuare la coppia di punte ideale, ancora latitante. Però la cornice complessiva è meno negativa di quello che la critica ha fin qui evidenziato. Andiamo allora a scoprire il ‘vero’ punto di vista di Lippi qui in Sudafrica.
APPROCCIO – L’approccio generale al torneo Il problema fin qui non è stato la tenuta fisiÃ?Âca o la gestione delle partite. Per il primo aspetto le difficoltà della Confederations Cup non si sono ripetute. E anche sul piano della gestione dei match, contro Paraguay e NuoÃ?Âva Zelanda l’Italia si è comportata molto meÃ?Âglio di quattro anni fa, quando non mancaroÃ?Âno black out contro Ghana, Usa e RepubbliÃ?Âca Ceca. Vero che gli avversari stavolta eraÃ?Âno di caratura inferiore, però non ci sono staÃ?Âti momenti di panico, anche dopo lo svantagÃ?Âgio. I due gol al passivo sono considerati più frutto di sfortuna e casualità che di veri erroÃ?Âri, oltretutto viziati entrambi da gravi errori arbitrali. Il vero problema è che questa ItaÃ?Âlia non fa paura, non ha gente alla Totti che impegna da solo due avversari, costringendoÃ?Âli al fallo dentro o al limite dell’area. La natuÃ?Âra ‘operaia’ di questo gruppo obbliga a preÃ?Âparare bene ogni gara, assegnando a ognuno un compito preciso, per sopperire alla manÃ?Âcanza di intraprendenza. La chiave comunÃ?Âque è trovare la coppia di attaccanti di queÃ?Âsto mondiale, ancora non individuata.
Fonte: corrieredellosport.it