2017

Italia-Israele, massima attenzione per il match

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Dopo gli spiacevoli episodi dell’andata, il Viminale si muove per evitare altre figuracce in vista della gara di Reggio Emilia

Da destra e da sinistra. La partita contro Israele, a Reggio Emilia, attira l’attenzione di coloro che concepiscono il calcio anche come un modo per avere visibilità. Per questo il Viminale si sta muovendo da tempo per cercare di eliminare ogni rischio, anche alla luce della brutta figura internazionale fatta l’anno scorso, il 5 settembre, in occasione della gara d’andata giocata ad Haifa.

SALUTI FASCISTI – Il match fu l’occasione per tre dei cosiddetti Ultrà Italia di esibirsi in saluti fascisti e per questo, oltre che per intemperanze, alla fine del primo tempo furono espulsi dallo stadio. Il mese successivo i tre baresi (P.G., T.F. e D.B.N, di età compresa fra i 24 e i 26 anni) — ex esponenti della Curva Nord (che comunque si era dissociata) — furono individuati e sottoposti anche a daspo internazionale (due avevano già in corso quello italiano). Tra l’altro, in una perquisizione nelle loro abitazioni furono sequestrati anche un manganello telescopico, una mazza da baseball e materiale riconducibile all’ideologia nazifascista. La Figc, inoltre, fu multata per 27.000 euro.

CARTELLINI ROSSI – Ma i pericoli non vengono solo dall’estrema destra, bensì anche dai movimenti più vicini ai palestinesi. La Bds Italia, sezione del movimento globale per il boicottaggio, il disinvestimento e le sanzioni contro Israele, ha in programma una serie di iniziative. Tra l’altro, allo stadio verranno distribuiti migliaia di cartellini rossi in segno di protesta. La richiesta della Bds è chiara: «La sospensione da parte della Fifa di Israele fino a quando non rispetterà i diritti umani e la legalità internazionale, così come si fece per il Sudafrica dell’apartheid». Sul fronte della sicurezza, l’intelligence è già al lavoro. Israele arriverà a Malpensa con un volo di linea, accompagnata da una piccola task force di agenti del proprio Paese, che affiancherà la polizia italiana. Comunque, anche se allo stadio i controlli saranno più serrati, il timore di azioni dimostrative resta. D’altronde, come dicono dal Viminale, «è impossibile tagliare lingua o braccio a chi volesse recitare slogan anti-semiti o fare saluti fascisti». Malinconicamente vero.

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