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Italia Galles: Verratti faro, Chiesa incide di più a destra – ANALISI TATTICA

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Italia Galles è stata l’ennesima dimostrazione di forza degli Azzurri a Euro 2020: Verratti e Chiesa le note più interessanti della sfida

Nonostante i molti cambi, l’Italia vince e convince anche contro il Galles, centrando così la terza vittoria su tre partite giocate in questi Europei. Ancora una volta, gli azzurri hanno dovuto fare la partita contro un avversario rinunciatario, che oltretutto – a differenza di Turchia e Svizzera – è rimasto arroccato dietro anche una volta passato in svantaggio. Di conseguenza, la squadra di Mancini ha tenuto in mano il pallino del gioco dall’inizio alla fine.

Se contro il Galles abbiamo visto tanti rincalzi, ha però giocato dal primo minuto anche un titolare degli azzurri, che però gli infortuni hanno costretto a saltare le prime due partite. Stiamo parlando di Marco Verratti, che ha agito al posto di Locatelli come partner di Jorginho.

Il centrocampista del PSG è stato il faro della Nazionale, dominante in fase di possesso in tante zone del campo. Con Jorginho marcato, è stato l’ex Pescara che si è preso tante responsabilità nella manovra, toccando una valanga di palloni (per distacco recordman degli azzurri): ben 110 passaggi per lui. Lo vedevamo dappertutto, in particolar modo nel guidare l’uscita degli azzurri. D’altronde, è una costante dell’Italia di Mancini: se la mezzala destra si butta in avanti (Pessina/Barella), al contrario quella sinistra resta più bloccata e vicina a Jorginho per fare risalire la squadra.

Verratti ha inciso sia verticalizzando dal basso per i fantasisti, sia aprendosi e sganciandosi in avanti per fraseggiare sul breve con i compagni. Ha guidato sia la prima costruzione che reso più fluido il possesso offensivo, muovendosi molto. E’ stato proprio Verratti, per l’occasione spostato sul centro-destra, a procurarsi la punzione del gol di Pessina, dimostrando l sua grande capacità nel giocare sotto pressione.

Oltre a Verratti, in questo Italia Galles va segnalata anche la prova di Chiesa. Inizialmente, Mancini lo ha fatto giocare a sinistra: considerando che nel 3-2-5 dell’Italia a sinistra l’ampiezza viene presa dal terzino (ieri Emerson), ciò vuol dire che Chiesa era costretto a giocare stretto e dentro al campo, alla Insigne. Un qualcosa che l’ex Fiorentina non ama particolarmente. E’ stato quindi bravo Mancini a invertirlo con Bernardeschi: Chiesa ha agito largo a destra, pestando la linea di fondo, mentre Bernardeschi è stato messo dentro al campo.

L’Italia ha così occupato meglio il fronte offensivo e acquisito pericolosità. Con Chiesa largo a destra, gli azzurri hanno acquisito un continuo generatore di situazioni pericolose. Bastava allargare il gioco su di lui, che l’ex Fiorentina riusciva a generare qualcosa. Ben 3 dribbling riusciti per l’ala della Juve (record del match), con l’Italia che ha così acquisito molta più imprevedibilità e capacità di creare superiorità numerica. Inoltre, con le conduzioni e i lanci di Bastoni provenienti da sinistra, gli azzurri avevano un elemento sul secondo palo pronto ad attaccare gli spazi.

Insomma, Verratti e Chiesa, ossia le principali novità rispetto alle ultime uscite, sono stati i principali protagonisti del successo italiano. Cambiano i giocatori ma la struttura tattica resta simile, con l’Italia che comunque non tradisce i propri principi. Vedremo quali saranno le scelte di Mancini ora che inizia la fase ad eliminazione diretta.

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