Calcio Femminile

Italia femminile, sbaglia Bertolini: contro il Sudafrica sarà rivoluzione? Nodo Girelli

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Italia femminile, sbaglia Bertolini: contro il Sudafrica sarà rivoluzione? Nodo Girelli per la formazione dell’ultima partita del girone

Il giorno dopo la goleada subita dalla Svezia l’Italia femminile prevalentemente si lecca le ferite. Milena Bertolini si è dimenticata di preparare l’unica cosa che andava veramente preparata: le palle inattive. Così le Azzurre prendono tre gol su cinque da calcio d’angolo, anzi quattro perché l’ultima rete subita è scaturita da un corner a proprio favore. È un errore grave, imperdonabile a questi livelli. La botta non è ancora stata smaltita e nel ritiro azzurro oggi nessuno aveva voglia di sorridere o fare puzzle, l’attività serale più in voga tra le giocatrici italiane. La buona notizia è che una sconfitta con le scandinave (parse non irresistibili e quasi dominate nella prima mezzora di gioco), in fondo, era pure messa in conto; anche se ovviamente non in questi termini.

Bertolini nell’intervista post gara ha fatto intendere che si sarebbe aspettata di giocarsi gli ottavi all’ultima partita, ci sta sostenerlo dopoché ti hanno tirato una cinquina in faccia. Ora il rischio è che per la gara decisiva col Sudafrica la ct metta in atto una mezza rivoluzione nell’undici titolare. La poltrona traballa per Durante, Di Guglielmo, Dragoni, Beccari e persino Bonansea. La prima da togliere sarebbe Giugliano ma le alternative nel ruolo sono praticamente nulle. Nell’ultima partita è parso evidente come a questa squadra manchi una dose importante di esperienza: una volta preso il primo gol non puoi rotolare giù come una botte su un pendio. In realtà a gioco espresso la nostra Nazionale, pur senza brillare, ha dimostrato di essere all’altezza. Basterebbero qualche accorgimento e un paio di variabili offensive che potrebbe garantire l’inserimento di Girelli. Vedremo se Milena avrà il coraggio di tornare sui suoi passi o se andrà avanti fino alla fine con le sue convinzioni. A costo di un’altra figuraccia internazionale dopo il disastroso Europeo di un anno fa.

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