2015

Italia, Conte: «Tanti ostacoli ma non abbandono»

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Il c.t. azzurro affronta i problemi nonostante alcune perplessità

Il c.t. azzurro Antonio Conte ha parlato della propria esperienza alla guida della Nazionale italiana e delle  prospettive in tal senso, soffermandosi anche sui numerosi aspetti spinosi e complessi incontrati durante i mesi passati alla guida degli azzurri. Conte, ai microfoni de La Repubblica, ha smentito l’ipotesi di dimissioni per il poco accordo coi club sul tema stage: «Rischio dimissioni? Non c’è stato. Penso di essere una persona molto responsabile, soprattutto nei momenti difficili. Questo lo è. Ho preso un impegno importante, anche spinto dall’entusiasmo del presidente federale, proprio per invertire la tendenza. Intendo rispettarlo». L’intenzione è quella di condurre gli azzurri ai prossimi Europei e di dare il massimo in tal senso: «L’Europeo? Io voglio qualificarmi e giocarlo e gli ostacoli li affronto con decisione. Forse me ne aspettavo di meno. Ma soltanto quando sei dentro una situazione, la capisci».

NE CARNE NE PESCE – Conte continua a mantenersi critico rispetto ad una certa sufficienza con cui si valutano i problemi del calcio italiano: «Molti paesi, in Europa, ormai ci stanno davanti. Gli stage all’estero non si fanno? Se anche la serie A portasse sempre squadre in finale di Champions, sarei contentissimo così, però la realtà è un’altra. E forse non abbiamo toccato il fondo. Oggi non siamo né carne né pesce». Non possono mancare parole sulla definizione dei calendari e sulla volontà di veder finire prima la sgagione 2015/2016: «Per l’Europeo è essenziale il calendario: è proprio necessario spalmare la Coppa Italia con una partita al giorno? Non mi importa quando inizierà la stagione o se si giocherà a Natale. Di sicuro è prioritario un periodo sufficiente per preparare l’Europeo».

OFFERTE INGLESI – Il c.t. ha speso parole anche sulla propria scelta di accettare il ruolo di guida della Nazionale: «L’orgoglio di essere il primo ct meridionale. Tengo tanto alle mie origini, è stata una spinta in più» ha spiegato Conte. Infine un riferimento al futuro ed al possibile ritorno sulla panchina di un club: «L’anno scorso ebbi diverse offerte, anche di una squadra inglese molto importante. Ma non ho mai parlato con nessuno: era questione di rispetto, avevo deciso di continuare con la Juventus. Poi è durato poco, ma è un altro discorso».

 

 

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