2015

Italia, Conte in conferenza: «Mancini? Io vado oltre le polemiche»

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Il ct: «Non sarò nè il primo nè l’ultimo a convocare oriundi. Pensate a Camoranesi…»

«Cosa posso dire? Non sono il primo e non sarò nemmeno l’ultimo a convocare questi ‘oriundi’, come li chiamate. In passato hanno fatto parte della Nazionale diversi giocatori, come Camoranesi, Paletta, Thiago Motta, Amauri, Ledesma. All’ultimo mondiale, su 736 giocatori 83 erano oriundi. Queste sono le regole e questo è il calcio. Rispetto chi fa la polemica ma vado oltre: ho voluto premiare questi giocatori e li valuterò io in prima persona». Determinato e con le idee chiare: Antonio Conte, intervenuto in conferenza stampa a Coverciano, spegne le polemiche nate dopo la convocazione in Nazionale di Eder e Franco Vazquez.

FUTURO – E, a proposito di giovani, Conte lancia Verratti: «De Rossi e Pirlo a casa? Questa può essere una possibilità per giovani come Verratti. Credo sia giunto il momento dei fatti, devono dimostrare. Bisogna scoprire le carte e capire cosa c’è all’orizzonte. Quattro mesi senza Nazionale? Non è stato facile, ma la mia indole mi ha aiutato: abbiamo girato molto e siamo andati a vedere anche altri campionati».

COMPLIMENTI – Polemiche, tante polemiche, nate anche dopo le parole del ct azzurro sul ‘margine di 20 punti che avrebbe la mia Juve a questo punto’. Conte, però, smorza i toni: «Mi sono già espresso, la Juve ha dimostrato in tutto e per tutto di essere la più forte. Le antagoniste per diversi motivi hanno trovato dei problemi, tanto che per il secondo-terzo posto sarà una bella lotta. Complimenti alla Juve, dopo 3 anni non era facile vincere ancora. Meriti che vanno a giocatori, allenatore e società».

NAZIONALE – «Pochi italiani titolari? Non me la sento – spiega Conte – di colpevolizzare i miei colleghi. Loro schierano i migliori per ottenere risultati, com’è normale che sia. Il problema, se proprio, sta a monte. Ad ogni modo, in questi mesi ho capito che è il momento di lavorare a testa bassa e non cedere a polemiche futili. Niente stage? E’ un peccato, me ne sono fatto una ragione comunque. Avrei voluto vedere tanti giocatori: Sansone del Sassuolo o gli Under 21, che ho lasciato però a Di Biagio per preparare al meglio l’Europeo».

IL RITORNO – In difesa, si rivedrà Andrea Barzagli, tornato a giocare recentemente dopo oltre otto mesi d’assenza: « So cosa aspettarmi, l’ho avuto per tre anni alla Juve. Andrea si allena da più di un mese, se non giocava era esclusivamente per scelta tecnica. Ha fatto tre gare quasi piene in una settimana, vuol dire che sta bene. E’ un ottimo professionista e uno dei migliori difensori italiani».

LA PRIMA – Prima in assoluto, invece, per Mirko Valdifiori, a 29 anni: «Quello del regista è un ruolo in cui siamo coperti, però Mirko ha fatto una lunga gavetta e merita di essere qua. L’ho visto in B e lo volevo con me, sono curioso di vedere come si comporta. Cerci? E’ un caso strano… Ha qualità ma fatica a trovare continuità. Noi gli abbiamo dato fiducia e ci aspettiamo risposte importanti».

AVANTI – Un movimento, quello italiano, in crescita? Per Conte la risposta è arrivata dalle coppe europee: «Avere tre squadre ancora in Europa lo dobbiamo accogliere come un buon segno. Sono più ottimista rispetto al passato, perché vedo che altri paesi cominciano a zoppicare, come per esempio l’Inghilterra. Questo ci deve rendere felici, queste squadre possono andare avanti e questo può riaccendere interesse verso il nostro campionato».

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