2014

Italia, Conte: «Bisogna sempre migliorare per crescere. Balotelli…»

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Il commissario tecnico della Nazionale ha rilasciato una lunga intervista a Sky Sport

ITALIA CONTE – A breve la Nazionale italiana tornerà in campo per provare a bissare i successi ottenuti durante i primi mesi della gestione Conte. L’ex allenatore dela Juventus è infatti riuscito a sollevare l’Italia dopo il cammino mondiale poco positivo e lo stesso commissario tecnico ha rilasciato una lunga intervista ai microfoni di Sky Sport dove ha parlato della situazione attuale e non solo.

BISOGNA CRESCERE – Ecco le sue dichiarazioni in merito alle prossime sfide: «Il nostro obiettivo è quello di qualificarci. siamo partiti sicuramente bene ottenendno quattro vittorie e abbassando l’età media della squadra. Ma questa Nazionale va aiutata e costruita nel tempo, raggiunto l’obiettivo ci impegneremo per giocarci tutto. Bisogna sempre fare di meglio e lavorare per migliorarsi, vogliamo continuare a coltivare questo entusiasmo già dalla gara contro la Croazia. Sfida fondamentale? No, ma ho bisogno di determinate risposte». 

IL PROSSIMO IMPEGNO – «La Croazia è un avversario ostico e spero che il pubblico di San Siro ci aiuti a superare questo ostacolo. Vincere gli Europei? E’ un discorso prematuro, ma tutto si può raggiungere. Attualmente ci sono squadre superiori, ma questo ci dà la forza di andare avanti per colmare il gap. Per i miracoli ci stiamo attrezzando, ma i giocatori devono scendere in campo per onorare e sudare questa maglia. Le aspettative sul mio conto? Fanno da stimolo per le vittorie».

LE CONVOCAZIONIConte ha poi parlato dei singoli calciatori e delle convocazioni con un chiaro messaggio a Balotelli: «Il ritorno di Pirlo? C’è stata grande disponibilità da parte sua. Vuole essere presente nel progetto sia in campo che nello spogliatoio. Buffon? Difficile indicare un suo erede, è un giocatore straordinario. Forse Perin potrebbe fare grandi cose perchè come lui ha iniziato giovanissimo. De Rossi? Mi sarebbe piaciuto averlo alla Juventus, ma lui pensa solo alla Roma. E’ molto attaccanto alla maglia azzurra ed è un esempio per i giovani. Pellè? E’ cresciuto tantissimo all’estero, ha meritato questa convocazione. Balotelli? Non ci sono preclusioni per nessuno. Ma chi viene qui deve capire che vince la squadra e non il singolo, sempre che tu non sia Messi o Maradona».

LA SERIE A – Inevitabile, poi, un suo pensiero sul campionato italiano: «Penso che al momento ci siano campionati più importanti e la Serie A non viene più vista come un punto di arrivo. E questo capita anche per tutto ciò che succede negli stadi e fuori dal campo, all’estero non esistono problemi del genere. Bisognerebbe tornare umili, ma c’è anche un problema economico. La Juventus di Allegri? Non voglio che si facciano certi paragoni. Le polemiche per la sfida con la Roma? Da ct guardo in maniera distaccata certi episodi, ma bisognerebbe far passare messaggi positivi».

IL SOGNO NEL CASSETTO – Conte è poi tornato sul sogno nel cassetto, ovvero la vittoria della Champions League da allenatore: «Non so con quale squadra, ma mi auguro che ciò avvenga prima o poi. L’ho già vinta da calciatore e lo farò anche da allenatore. Ora però penso agli Europei e poi magari al Mondiale. E sono orgoglioso di guidare questa Nazionale. Nomination per il Pallone d’Oro? E’ un riconoscimeno bellissimo, una spinta in più per il futuro».

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