2019
Italia, Sensi: «Mancini come Conte. Caso Icardi? Ci ha pensato la società» LIVE
Le dichiarazioni di Stefano Sensi in conferenza stampa a pochi giorni da Armenia-Italia. Ecco le sue parole
(Dal nostro inviato) Stefano Sensi, centrocampista dell’Inter e della Nazionale, ha affrontato vari temi in conferenza stampa dall’Isokinetic di Bologna (la Nazionale si sta allenando a Casteldebole, centro sportivo del Bologna, prima di partire per l’Armenia). Ecco le parole del centrocampista classe ’95 in conferenza stampa: «Sono molto contento per l’inizio di stagione con l’Inter, la squadra mi ha fatto sentire parte integrante del gruppo. Mi aspetto sempre tanto da me stesso. L’attenzione sarà sempre la stessa, avrò voglia di giocare come tutti e cercheremo di preparare al meglio queste due partite per portare a casa due risultati positivi. Il mio ruolo? Avere Jorginho e Verratti accanto aiuta, ho giocato da regista, da mezz’ala e mi trovo bene. Sono a disposizione, cerco di dare il massimo. Credo che il mio ruolo sia il regista ma nel calcio moderno fai la mezz’ala ma durante la partita ti ritrovi regista. Con mister Conte sto facendo la mezz’ala e il ruolo mi piace. Io e Barella non giochiamo insieme per prestanza fisica? Non credo, i motivi bisogna chiederli a Conte. In Nazionale abbiamo molto palleggio, giocatori come Verratti e Jorginho, abbiamo un modo diverso di giocare».
Prosegue Sensi: «Conte? E’ uno dei migliori, solo il fatto di averlo in panchina ti fa migliorare. Siamo insieme da poco ma sento già di essere migliorato mentalmente. Devo crescere ancora, sono sicuro che quest’anno ci riuscirò. Nel calcio di oggi non credo conti solo l’aspetto fisico, credo che anche un ragazzo basso può avere atletismo. Proponiamo calcio in Nazionale, cerchiamo di avere la palla più possibile, anche per non avere svantaggi fisicamente. Armenia e Finlandia? Saranno partite difficili. Andremo in trasferta e avranno il pubblico dalla loro parte. Non dobbiamo sottovalutarli ma sono sicuro che mettendo l’attenzione, la cattiveria che abbiamo avuto nelle partite precedenti, potremo fare una buona gara. Differenze tra Conte e Mancini? C’è differenza nel lavoro perché in Nazionale c’è poco tempo. Entrambi hanno mentalità vincente, Conte ha più verticalizzazione mentre Mancini ne ha di meno, ma la mentalità è la stessa ed è la cosa più importante. Uno dei miei primi allenatori disse che ero meglio di Xavi e Iniesta? Sono due dei centrocampisti più forti di tutti i tempi, il paragone mi può solo rendere felice. Ho caratteristiche che si avvicinano al campionato spagnolo, molto fraseggio e molta tecnica, mi ci rivedo molto nel campionato spagnolo».
Ancora Stefano Sensi: «Mi sono ritrovato in un mondo diverso da Sassuolo a Milano. Arrivare all’Inter è stato un sogno, credo sia il sogno di ogni bambino arrivare in un club del genere. La sto vivendo con grande serenità e devo ringraziare la società, il mister e i compagni. Se il mercato influisce sui calciatori? Penso possa influire a campionato iniziato perché gli allenatori non hanno la rosa al completo, ci sono due partite e sono punti che ti porti in avanti anche in campionato e penso che questo aspetto influisca. Differenze tra Sassuolo e Inter? Cambia lo stadio pieno, lo stimolo, la tensione, le pressioni. Sassuolo è una città piccola e per forza di cose ha poco pubblico e la pressione è diversa, questo può avere vantaggi o svantaggi ma quando le cose vanno male è difficile rialzarsi, gli stimoli ti danno la mano per dare qualcosa in più. Dualismo con Barella? Siamo compagni di squadra e grandi amici. Abbiamo lo stesso ruolo e in una squadra la rivalità positiva può solo far bene. Non ci sarà mai rivalità cattiva, conta il bene della squadra. Icardi? La squadra ha sempre pensato a lavorare al meglio, agli obiettivi e non è una liberazione, se ne occupava la società ed è andata così. Io trequartista? E’ una posizione che mi piace prendere. Il mister ci dà la sua idea ma poi siamo liberi di muoverci, di intuire dove c’è lo spazio e giocando da mezz’ala è facile che tu faccia il trequartista. Più facile che l’Inter vinca lo Scudetto o che l’Italia vinca l’Europeo? Lavoriamo per vincere lo Scudetto con l’Inter e l’Europeo con la Nazionale».