2014

Italia, Buffon: «Mano pesante con i tifosi violenti»

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Il portiere bianconero: «Talenti? Momento difficile»

JUVENTUS ITALIA AGNELLI CONTE – «Gli impegni delle società sono di primaria importanza e per la Nazionale ci sono date prestabilite. Vale lo stesso per tutte le nazionali, non solo per l’Italia». Gigi Buffon, intervistato dai microfoni di Radio Capital, torna a parlare della polemica innescata da Antonio Conte nei giorni scorsi. Schierandosi al fianco di Andrea Agnelli, presidente della Vecchia Signora, il quale aveva preso distanza, nella giornata di ieri, dalle parole del ct.

NIENTE TALENTI – A differenza di Zdenek Zeman, secondo il numero uno bianconero di talenti, in questo momento, ce ne sono pochi: «Si va a cicli anche con i calciatori di talento. La verità è che eravamo abituati bene perchè per un periodo ne abbiamo prodotti tantissimi. Adesso è semplicemente un momento in cui si fatica a produrne».

ESEMPIO INGHILTERRA – Infine, una battuta sul problema stadio. Francesco Totti, la scorsa settimana, aveva denunciato la difficoltà nel recarsi allo stadio con i bambini. Buffon espone la sua soluzione al problema: «La tranquillità non c’è mai. Una bomba carta fa un rumore così assordante da intimorire un bambino. A me è successo con il figlio grande: le prime volte restava scosso. Dobbiamo prendere come punto di riferimento l’Inghilterra, che è diventata un caso a parte, anche se 25 anni fa lì succedevano le cose peggiori. Significa che anche i tifosi vanno educati, anche in modo duro».

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