Europei
Italia-Albania, Sylvinho: «Ho avuto tanti maestri, non solo Mancini. Spalletti è uno dei migliori, ecco che ITALIA mi aspetto. ASLLANI e DJIMSITI: le loro QUALITA’ fondamentali per noi»
Le parole di Sylvinho, allenatore dell’Albania, in vista della sfida contro l’Italia agli Europei. I dettagli
Italia-Albania è sempre più vicina. In vista dell’esordio, il Corriere della Sera ha incontrato il ct dei nostri avversari, il brasiliano Sylvinho, che con l’Italia ha avuto un rapporto profondo.
IL RAPPORTO CON MANCINI – «Io stavo per smettere. Lui è arrivato a dicembre, mi ha chiesto dei consigli anche se giocavo poco. A fine stagione mi ha chiesto di rimanere nello staff, ha visto in me caratteristiche giuste per questo mestiere. Ma non ero pronto, volevo tornare in Brasile e lui lo ha capito. Nel dicembre 2014 però mi ha chiamato all’Inter e sono venuto a Milano».
I MISTER AVUTI, DA WENGER A TITE, DA RIJKAARD A GUARDIOLA – «Mi sono detto che se non divento un buon allenatore con questi maestri, è solo colpa mia! Ho imparato a prendere qualcosa da tutti, senza perdere la mia essenza».
L’ALBANIA – «C’è un mix di esperti e di giovani promettenti come il terzino sinistro Mitaj, ventenne del Lokomotiv Mosca: tecnicamente è incredibile».
L’ITALIA – «Spalletti è uno dei migliori, mi aspetto un’Italia organizzatissima, dura, forte in transizione, che se serve difende in 11 e riparte con 7, molto tosta nell’uno contro uno, con la base dell’Inter che gioca a memoria».
ASLLANI LEADER TECNICO – «É cresciuto tantissimo ed è forte nella testa. Ha capito che la vita non regala nulla».
DJIMSITI LEADER MORALE – «Sì, ha fatto una grande stagione con l’Atalanta. Ci dà la tranquillità necessaria».
HA SENTITO MANCINI – «Lo farò dopo l’Europeo».