2013

Italia, Abete: «Con Prandelli ottimo rapporto. Per la riforma sugli stadi…»

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ITALIA ABETE Giancarlo Abete, presidente della FIGC, è intervenuto durante il programma radiofonico “Deejay Football Club” in onda sulle frequenze di Radio Deejay. Ecco le sue dichiarazioni: «Arrivare al Mondiale con due giornate d’anticipo è molto importante e siamo soddisfatti di questo risultato ma bisogna restare con i piedi per terra. Codice etico di Prandelli? Sì, lo conosco, ma è giusto che il tecnico non lo applichi sempre allo stesso modo. Parliamo di un codice non scritto, quindi Prandelli può decidere in qualsiasi momento se utilizzarlo o meno».

RIFORMA STADI – «Per quanto riguarda gli stadi non c’è bisogno obbligatoriamente di una legge statale. Basti vedere quello che ha fatto la Juventus e che sta cercando di fare l’Udinese. Noi speriamo che la legge venga approvata nel più breve tempo possibile per accelerare le procedure e non far gravare tutti i costi sui bilanci delle società. Ma, ripeto, è anche possibile prendere iniziativa a prescindere dalla legge».

IL DOPO PRANDELLI – «Io dopo la scadenza del mio ruolo non mi ricandiderò, è una promessa che ho fatto. Riforme? In Europa si muove qualcosa, tipo la riduzione da 20 a 18 squadre ma bisogna capire se è un problema reale o meno. Post-Prandelli? Non c’è alcuna urgenza di accelerare le operazioni, abbiamo un ottimo rapporto con l’attuale ct e prima del Mondiale ci incontreremo per capire le esigenze di tutti».

SENSIBILIZZAZIONE – «Problema “Terra dei fuochi”? Con la Nazionale saremo il 15 a Napoli e il giorno prima parteciperemo a Quarto ad un incontro contro la camorra e cercheremo di capire quale sia la modalità per essere quanto più vicini a questo problema. Noi cercheremo di fare il massimo, ma è sbagliato pensare che solo con l’Italia calcistica si possano risolvere determinate grane».

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