2017

Italia: 4 risposte per 4 domande, ecco cosa succederebbe senza Mondiali

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Tavecchio e Ventura si dimetterebbero? Diritti tv e introiti: quale impatto economico avrebbe la mancata qualificazione dell’Italia ai Mondiali?

Pensando alla partita di domani sera tutti gli italiani trattengono il fiato. L’idea di dover passare un’intera estate guardando le altre squadre contendersi la coppa mondiale aleggia sempre di più nel cuore e nella mente di tutti i tifosi. Tante le speranze e i quesiti che in queste ore ci arrovellano la testa: ma Insigne giocherà?, finalmente vedremo il 4-3-3?, Ventura in caso di mancata qualificazione darà le dimissioni?, e molte altre.
Ne abbiamo scelte quattro, forse le più importanti e alle quali speriamo di non dover mai ottenere una risposta.

1 – In caso di mancata qualificazione il presidente Figc, Carlo Tavecchio, si dimetterà?

Forse. Non c’è una risposta sicura a questa domanda; il buon senso di norma, dovrebbe suggerire a Tavecchio di farsi da parte come accadde ad Abete dopo il fallimentare mondiale brasiliano nel 2014 ma lo stesso presidente ha ribadito più volte che non vorrebbe legare la sua presidenza ai risultati sul campo. Vorrebbe più tempo e più libertà per dimostrare il suo valore  si assume i meriti per l’elezione di Infantino in FIFA e Ceferin alla Uefa, elezioni che hanno garantito la vicepresidenza europea per Michele Uva.
Tuttavia, in caso di licenziamento, il primo nome sulla lista è quello di Cosimo Sibilia, presidente della Lega dilettanti.

2 – Nonostante il rinnovo di contratto fino al 2020, Ventura sarà licenziato?

6 milioni netti fino a fine contratto garantiti dalla FIGC per Giampiero Ventura. Esiste, tuttavia, una clausola per la quale l’accordo si può rompere in caso di mancata qualificazione. Andrebbe trovato un accordo economico con l’ex allenatore del Toro e poi inizierebbe il casting per la sua successione.
I nomi sono tanti: tra i più richiesti c’è sicuramente Carlo Ancelotti che però non vuole abbandonare ancora la sua vita da allenatore di club, così come Massimiliano Allegri.
L’idea di una promozione dall’under 21 di Di Biagio stuzzica la federazione ma non convince tutti. Così i nomi più “caldi” sono quelli di Guidolin e Fabio Capello, entrambi sarebbero entusiasti di guidare la Nazionale.

3 – Che impatto economico avrebbe sugli introiti, una mancata qualificazione italiana?

Grazie all’ultimo, deludente, mondiale brasiliano la Figc aumentò gli incassi del 19% rispetto all’anno precedente. Successivamente entrò in gioco Infront Sports che ha garantito un incasso minimo di 57 milioni nei seguenti quattro anni.
Nel 2016 la Figc ha fatturato 176 milioni, e secondo un calcolo condotto dalla Federazione, il calcio italiano vale l’11% del Pil del calcio mondiale.
Ecco senza il Pil italiano, ripianare il buco di bilancio da 358 milioni degli ultimi due esercizi della Fifa sarebbe quasi impossibile.

4 – Che impatto economico avrebbe sui diritti televisivi?

La Rai non vuole neanche pensare a questa eventualità. Basti pensare che la partita contro la Svezia di lunedì sera è stata vista da 11 milioni di persone, senza contare il fatto che nella storia della tv italiana 49 dei 50 eventi televisivi più visti di sempre sono partite di calcio, 45 della nazionale di cui 32 proprio ai Mondiali. Una macchina fabbrica soldi che la Rai o a chi verranno assegnati i diritti televisivi dei Mondiali 2018 non vuole assolutamente perdere.

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