2014
Inzaghi: «Verona temibile, ma il Milan ha la vittoria nel dna»
Il tecnico rossonero: «Lamentele di chi gioca poco? Deve esserci sempre un atteggiamento positivo»
MILAN INZAGHI SERIE A – «Ho tutta la rosa a disposizione e questo mi fa molto piacere. Per quanto riguarda le scelte, valuterò domani mattina in base alle ultime due settimane di allenamento». Filippo Inzaghi, tecnico del Milan, guarda con serenità al match di domani con il Verona: «Siamo consapevoli delle difficoltà della gara, perché è una squadra temibile, specie in casa. Noi veniamo da un buon periodo e cerchiamo continuità».
IL PRES – Per il settimo venerdì consecutivo, Berlusconi ha fatto visita alla squadra a Milanello: «Ci sta dando una carica e una serenità incredibile. Ci ha detto che è contento e che ama vedere giocare bene il Milan. Noi proveremo a portare a casa un risultato importante, cercando di giocare bene, com’è nel dna di questa squadra».
FORMAZIONE – Quanto all’undici titolare, Inzaghi ha recuperato tutti ma potrebbe far riposare qualche giocatore: «Domani mi aspetto di vedere una crescita, rispetto alla gara con il Chievo. Per quanto riguarda Menez, Bonaventura e Diego Lopez, tutti e tre vengono da infortuni e sono stati recuperati all’ultimo momento, hanno perso quasi dieci giorni di preparazione e questo lo terrò in conto. Potrei portarli in panchina, ma lo deciderò domani mattina. Ogni decisione, comunque, sarà presa per il bene della squadra».
GLI AVVERSARI – Sul Verona, il tecnico rossonero ha spiegato: «È una squadra imprevedibile, a volte ha giocato a tre dietro. In linea di massima, comunque, giocano con Toni come punto di riferimento, e gli esterni si muovono sfruttando gli spazi che apre lui. Ma al di là del Verona, io mi aspetto una risposta importante dai miei calciatori».
SINGOLI – Chi, invece, dovrebbe partire dal primo minuto è Ver: «Si sta integrando sempre meglio, ha stretto i denti giocando con un problema alla caviglia. Ha lavorato molto bene in queste due settimane ed è pronto come gli altri sei. Io ho sette attaccanti, dunque la scelta non è semplice. Devo essere bravo io a gestire la situazione. Mi sta bene che chi non gioca cerchi di mettermi in difficoltà, però non accetto atteggiamenti sbagliati. In tal caso, ci saranno punizioni. Con i giocatori siamo stati chiari da subito: qualcuno avrà meno spazio, a gennaio se caso cambierà aria».