La Lazio vola grazie anche al grande lavoro di Simone Inzaghi. Il tecnico si racconta tra segreti e retroscena. Le dichiarazioni e le ultimissime notizie

La Lazio, insieme all’Atalanta, è la grande sorpresa della stagione. Alzi la mano chi avrebbe immaginato il grande cammino dei biancocelesti dopo il caos estivo con la vicenda Bielsa ma anche quella Prandelli a tenere banco: quarta forza del campionato, a ridosso della Champions, e finale di Coppa Italia conquistata con un doppio schiaffo alla Roma! L’artefice principale della grande stagione è senza dubbio Simone Inzaghi! Il tecnico ha parlato a “Il Corriere dello Sport” della sua avventura in biancoceleste e di molto altro: «Il mio esordio da giocatore in A? Contro la Lazio. Ero al Piacenza, Materazzi mi fece giocare titolare e segnai il gol del pareggio. Milan, Inter e Atalanta volevano me e Filippo ma noi alla fine dicemmo sì al Piacenza». Poi Simone racconta la sua avventura da allenatore: «Ho detto ai ragazzi di reagire dopo la sconfitta nel derby e mi hanno seguito alla lettera. Poi alla Lazio doveva arrivare Bielsa. Probabilmente qualcun altro avrebbe storto il naso, si sarebbe risentito, avrebbe detto no, avrebbe rifiutato di passare come seconda scelta. Però sapevo che la mia leadership, quella che contava, l’avrei potuta riconquistare con la gente a suon di risultati. Ora arriva il bello e vogliamo continuare a fare il massimo. Possiamo giocarcela con tutti e lottiamo con squadre che hanno budget importanti. Futuro? Mi tengo fuori dalle voci. Mi sento un allenatore realizzato, perché alleno nella mia città, perché sono laziale e sono tifoso e quindi so che alla mia gente, arrivando in finale dopo aver sconfitto la Roma, ho dato molto. Sono laziale e sono contento qui, poi nella vita mai dire mai. Pippo? E’ più bravo di me. Lotito? Posso solo parlarne bene».