2015

Milan, Inzaghi resta fiducioso:: «Questa squadra ha grandi valori. Berlusconi…»

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Il tecnico: «Il presidente mi ha chiamato due volte al giorno in settimana, senza rimproveri»

«Usciremo al più presto da questa situazione: il presidente Berlusconi è tutta settimana che mi chiama due volte al giorno, la sua vicinanza è fondamentale per noi». Pippo Inzaghi, intervenuto in conferenza stampa alla vigilia del match con la Lazio, stoppa le polemiche nate dalle dure parole di Silvio Berlusconi dopo la sconfitta con l’Atalanta: «L’ambiente è carico, c’è voglia di fare bene. Però leggere certe cose dà fastidio: oggi Montolivo voleva essere qui con me, i giocatori ci sono rimasti male. Cerchiamo di ritrovare compattezza».

ASSENZE – Anche domani, Inzaghi dovrà vedersela con le assenze: De Jong e Bonera non saranno della partita: «Le assenze non mi preoccupano, perché ho un bel gruppo. Il problema, se mai, è che non posso mai schierare la stessa formazione. I giocatori, poi, hanno bisogno di tempo per rientrare in forma. Il 21 dicembre si diceva che eravamo una squadra straordinaria e che Inzaghi era meglio di Benitez. In 20 giorni non può essere cambiato tutto: con il lavoro e la voglia di fare ne usciremo».

CRITICHE – Quanto alle critiche, il tecnico rossonero fa chiarezza: «La mia serenità non è di facciata, io ho le spalle larghe e le critiche non mi preoccupano. So quanto e come lavoro e so che la squadra è al mio fianco. Per quanto riguarda il presidente, mi aspettavo qualche rimprovero e invece non ne ho avuti. Non è mancata la voglia, ma siamo stati disordinati per la troppa voglia. Rimpianti? Sono sempre pronto a sbagliare e imparare, il punto è che rifarei tutto quello che ho fatto, le mie idee sono precise e penso che possano sbagliare anche allenatori con 20-25 anni di esperienza…».

L’ATTACCO – Nonostante le difficoltà della squadra a segnare, per Pazzini si profila un’altra panchina: «Nelle ultime due, ha giocato 90 minuti e 45 nella seconda. E lo stesso accadrà nelle prossime due gare. Questa squadra ha valori importanti, dobbiamo cercare di limitare gli alti e bassi che abbiamo avuto. Van Ginkel? Ci sono Poli, Muntari, Essien, ho l’imbarazzo della scelta».

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