2015

Invisibile per Inzaghi, ora tutt’Italia su Saponara

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Napoli, Roma, Inter e Juventus sulle tracce di Riccardo Saponara, trequartista dell’Empoli esploso nel girone di ritorno dopo il rientro alla base

Una presenza nella stagione 2014-15 con la maglia del Milan per Riccardo Saponara, quella casalinga contro il Palermo in cui il trequartista restò in campo per novanta minuti: mai un’altra chance, neanche subentrante dalla panchina, concessa da mister Inzaghi. Uomo invisibile, senza speranze: dopo una già complessa annata (la sua prima al Milan) di ambientamento ecco la decisione di tornare ad Empoli.

DA SARRI, PADRE PUTATIVO – In senso calcistico, s’intende: perché se Saponara ha attratto l’interesse di un grande club come il Milan, che si è spinto fino all’acquisto, deve tutto questo al triennio vissuto all’Empoli sotto la guida e la protezione del suo allenatore Maurizio Sarri. L’ultimo anno, la Serie B 2012-13, quello dell’esplosione: 13 reti stagionali ed un tasso qualitativo riversato in campo con costanza e redditività. Al Milan è andata male e, alla luce di tutto quanto accaduto e dunque dei magri risultati ottenuti dalla gestione Inzaghi, viene da domandarsi se davvero non ci fosse margine per concedere un minutaggio maggiore al trequartista di Forlì. Sì, perché Saponara, rientrato ad Empoli (ora con formula definitiva dopo il riscatto dell’intero cartellino avvenuto a maggio), è poi risultato devastante.

IL RITORNO AD EMPOLI – Riccardo Saponara si è rivestito di blu esattamente a cavallo tra girone di andata e ritorno: esordirà nuovamente con la maglia dell’Empoli infatti nella sfida casalinga con l’Udinese, quella che aprirà il girone di ritorno del club toscano. Gol complessivi della banda Sarri in campionato: 46. Di cui 17 realizzati nella prima metà e ben 29 nella seconda. Un aumento netto del 70% su cui è impensabile non riconoscere l’incidenza di Saponara: prestazioni eccellenti per qualità e continuità, giocate di talento puro e perfetta adattabilità agli schemi e dunque alle esigenze tattiche di Sarri. Il resto lo hanno fatto i numeri personali: 7 gol in metà campionato e dunque proiezione stagionale da 15 reti, 4 assist per completare il quadro di un calciatore che ha dato all’Empoli proprio quello che gli mancava, ossia la capacità di tramutare in gol l’enorme mole di gioco proposta.

FUTURO – Classe ’91, nato il 21 dicembre e dunque assimilabile ad un ’92, gli è bastata una metà campionato vissuta su livelli vertiginosi per cancellare l’esperienza buia in rossonero e rilanciarsi alla grande nei radar delle big italiane. Napoli, Roma, Inter e Juventus su tutte: i partenopei stanno per concretizzare il legame con Sarri almeno per il prossimo anno e questa potrebbe rappresentare via preferenziale per il gradimento del calciatore, che avrebbe garanzie tecniche di non poco conto considerando i dolori vissuti in casa Milan. Perfetto per il 4-3-1-2 di Sarri nel ruolo di trequartista e del resto lo abbiamo visto, non serve aggiungere altro. La Roma pare essersi mossa con un certo peso nelle ultime ore, complice l’affare che ha portato ad Empoli Skorupski e confermato Barba: per Garcia sarebbe pedina del suo classico tridente o alternativa in caso di utilizzo del trequartista puro. Discorso analogo per Mancini (l’Inter ha candidamente ammesso per bocca del ds Piero Ausilio di seguire il calciatore) che ha già dimostrato di variare spesso, forse troppo, il suo impianto offensivo e per Allegri a cui non dispiacerebbe di poter contare su valide alternative di qualità. Riccardo Saponara è proprio questo: varietà di soluzioni, dinamismo, talento e numeri. Il salto in una grande? Al Milan è andata male ma alla prossima avrà solo da dimostrare di poter aggiungere, a tutto quanto riportato, un bel bagaglio di personalità. Lo aspetta anche l’Italia di Conte.

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