2015

Intramontabile campione

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La rubrica “10… e lode” è oggi dedicata a Miroslav Klose: recordman con la sua Germania nella storia dei Mondiali, leader ed orgoglio della sua Lazio

Basterebbe il record all-time di marcature nella storia dei Mondiali per non discuterne ulteriormente: 16 gol – ripartiti tra i 5 di Corea/Giappone 2002, i 5 di Germania 2006, i 4 di Sudafrica 2010 ed i 4 di Brasile 2014 – che hanno messo in fila i vari Ronaldo (il Fenomeno), Muller (Gerd) e Pelè (O Rei). E’ Miroslav Klose l’uomo della storia.

I RECORD DI UN CURRICULUM STREPITOSO – Se non bastasse, Klose è anche il cannoniere più prolifico nella storia della nazionale tedesca: 71 le reti con la maglia della Germania, abbandonata dopo il glorioso Mondiale sudamericano per lasciare spazio alle nuove leve. In pieno stile Klose: uno che potrebbe essere ingombrante ma che preferisce restare in punta di piedi. E’ inoltre l’unico calciatore ad aver siglato almeno quattro gol in tre diverse edizioni della Coppa del Mondo – con Pelè condivide il record di almeno una marcatura in quattro edizioni – nonché ad aver disputato ben sei semifinali tra Mondiali ed Europei: Corea/Giappone 2002, Germania 2006, Austria/Svizzera 2008, Sudafrica 2010, Polonia/Ucraina 2012 e Brasile 2014. Pensare che di queste sei manifestazioni i tedeschi ne abbiano vinta una sola: fattore che più di ogni altro racconta l’abnegazione di una squadra, di un popolo, di un determinato carattere. Ed ovviamente di Miroslav Klose e della sua identità.

A LIVELLO DI CLUB – Il resto lo fanno i successi ottenuti ai tempi del Bayern Monaco ed un palmares completato dalle coppe di lega vinte con Werder Brema e Lazio: il tutto condito da 239 reti complessive, che sommate alle già citate 71 in nazionale fanno quota 310 sfondando il fatidico muro delle 300. Il tutto permesso da caratteristiche uniche: un’ottima tecnica di base sposata alla rapidità negli ultimi metri ma più di ogni altro aspetto ad un’intelligenza calcistica di cui si ricordano poche pari in passato. Centravanti che sa sempre dove essere, dove farsi trovare dai compagni e soprattutto dove dare fastidio agli avversari, il resto lo ha fatto una determinazione oggettivamente fuori dal comune: di fatto tutti, dopo aver alzato la Coppa in Brasile con tanto di record, avrebbero salutato la platea abbandonando in grande stile. Eppure, eppure…

KLOSE OGGI – Sì, perché sembra quasi ne stessimo parlando al passato ma il buon Miroslav è attualità: tanta attualità. Tanta da rivendicare nella sua Lazio un maggiore utilizzo a trentasei anni suonati (classe ’78) come fosse un ragazzino che tutto ancora ha da dimostrare: la non titolarità è qualcosa che Klose non può comprendere, figurarsi di subentrare a tre minuti dal fischio finale dopo essersi riscaldato per mezzora. Eppure si è calato nella parte: 6 gol stagionali in poco più di 800 minuti, il solito lavoro per la squadra ed all’orizzonte responsabilità nuove e rinnovate. Il titolare si è fatto male: Filip Djordjevic ha rimediato nel 3-1 rifilato al Milan in campionato una frattura al malleolo peroneale destro e non rientrerà prima di metà aprile, il calciomercato ancora aperto potrà dare una mano ma il grosso del lavoro spetterà inevitabilmente ed ancora al solito Klose. Ad un campione intramontabile. I tifosi biancocelesti dormono sogni tranquilli e mettono non una ma due mani sul fuoco: se hai Miroslav passa la paura.

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