2016

Abodi: «Se vogliamo tifosi più civili dobbiamo dare l’esempio»

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Il presidente della Lega Serie B: «Costruiamo stadi più civili e lanciamo messaggi positivi»

Come spesso accaduto in questi ultimi anni in Italia, al centro dell’attenzione del calcio del nostro paese c’è la situazione legata agli ultras, soprattutto nel periodo dell’innalzamento delle barriere in curva allo Stadio Olimpico e dopo i fatti di Palermo. Si tratta di un problema di cultura, di strutture ma anche e in particolar modo di esempi da seguire che per i tifosi sono sempre meno numerosi. Lo sa benissimo anche Andrea Abodi, presidente della Lega Serie B, che questa mattina ha parlato proprio di questi aspetti a margine della presentazione dell’amichevole tra il Parma, a un passo dalla promozione in Lega Pro, e la B Italia. 

EDUCARE PER MIGLIORARE – «Credo che il calcio abbia bisogno di ascoltare, dev’essere inclusivo e ha la responsabilità di tenere il più possibile quelle persone che camminano nella linea di confine tra legalità e illegalità dentro alla legalità, aiutandoli a maturare, dando loro messaggi positivi e coerenti. Se la tifoseria spesso scantona è perchè siamo noi dirigenti a diseducare», le parole di Abodi riportate da repubblica.it, che poi prosegue: «Gli Ultras non sono tutti uguali, hanno sensibilità e umanità che potrebbero insegnare a noi dirigenti. Vogliamo una tifoseria più civile? Costruiamo stadi più civili, comportiamoci in modo più civile in campo e fuori dal campo. Lo Stato a volte assegna al calcio un ruolo di ammortizzatore sociale. Resto dell’idea che i tifosi con la T maiuscola sono tifosi, mentre quando uno è un delinquente è un delinquente».

 

 

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