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Zaniolo tifoso numero uno: «Tutti hanno paura dell’Italia. Col Belgio nessuno sbaglierà»

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Nicolò Zaniolo ha parlato del cammino dell’Italia a Euro 2020 con il match contro il Belgio in primo piano

Nell’Italia che ha già fatto innamorare tutti a Euro 2020, ci sarebbe stato alla perfezione anche Nicolò Zaniolo. Purtroppo l’ennesimo infortunio al ginocchio lo ha messo k.o., ma lui non lascia soli gli Azzurri e li sostiene da casa. E in una intervista a La Gazzetta dello Sport, il talento della Roma ha parlato del cammino della Nazionale e non solo.

ITALIA – «Sorpreso? Per niente. So quanto valgono i miei compagni e quanta forza sono riusciti a creare facendo gruppo. I titolari non sono solo undici, ma tutti quanti. E guardi che non è una frase fatta, visto quello che hanno dimostrato negli ottavi di finale proprio nella partita contro l’Austria: chi entra, decide la partita. Si vince tutti insieme».

BELGIO – «Credo proprio che col Belgio non sbaglieranno. Intendiamoci, loro sono forti. Hanno Lukaku – che è un fenomeno – e chissà se recupereranno anche De Bruyne ed Edin Hazard. Insomma, se sono al primo posto nel ranking Fifa ci sarà un motivo più che valido. Detto questo, abbiamo giocatori in grado di metterli in difficoltà e, contemporaneamente, di stoppare i loro punti di forza». 

INGINOCCHIARSI – «D’accordo con gli Azzurri al cento per cento. Quello che decidono loro, per me è sempre la cosa più giusta da fare». 

MANCATA CONVOCAZIONE – «È stata una giornata difficile. Ci siamo sentiti io e il mister Mancini per parlare della convocazione in Nazionale, ma siamo arrivati alla conclusione che non ce l’avrei fatta ad essere pronto per giugno. Tutto questo anche per rispetto dei miei compagni che hanno giocato l’intero anno mentre io purtroppo, a causa del mio infortunio, non sono riuscito a farlo. Adesso, però, guardo avanti. Il prossimo anno c’è il Mondiale, e non nascondo che stavolta mi piacerebbe davvero esserci». 

VINCERE L’EUROPEO – «Non dico niente, perché ha visto cosa è successo alla Francia campione del mondo, ma arrivati a questo punto, secondo lei, quale nazionale non avrebbe paura dell’Italia? Credo nessuna».

MESSAGGI DI SOSTEGNO – «Mi hanno fatto molto piacere i messaggi ricevuti da altri giocatori come Modric, uno di quelli che stimo di più in assoluto, oppure Depay. Sono cose che mi hanno commosso, così come l’affetto di tanti miei colleghi e, come posso dire, addetti ai lavori. Penso a Carlo Ancelotti, che nelle settimane più difficili ha provato a consolarmi, spiegandomi i grandi passi in avanti fatti dalla medicina rispetto ai suoi tempi. E se ce l’aveva fatta lui, potevo riuscirci anche io». 

MOURINHO – «Alt, di Roma non parlo. Dico solo che siamo tutti gasati, perché non vediamo l’ora di dimostrare a Mourinho quanto valiamo. È un grande allenatore e ha vinto tanto. Per me è un onore essere allenato da lui, perciò non vedo l’ora di cominciare». 

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