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Lazio, il dramma di Poborsky: «Messo in coma indotto, ho rischiato di morire»
Karel Poborsky, ex calciatore della Lazio, ha raccontato in un’intervista il dramma che ha vissuto in seguito al morso di una zecca
Ha militato in Serie A per una sola stagione, nel 2001-02 con la Lazio, ma è ricordato in Italia soprattutto per la sua doppietta realizzata ai danni dell’Inter. Era l’ultima giornata di campionato e il centrocampista ceco contribuì così in maniera decisiva a siglare quel 4-2 che di fatto consegnò lo Scudetto nelle mani della Juventus.
Karel Poborsky è tornato a parlare di sé dopo la terribile malattica che nel 2016 ha seriamente messo in pericolo la sua vita, un’infezione causata dal morso di una zecca. Nel corso di un’intervista al Guardian, Poborsky ha rivelato i difficili momenti precedenti e seguenti il suo ricovero: «Se fossi arrivato in ospedale qualche giorno più tardi, questa intervista non sarebbe mai uscita. Mi hanno messo in coma indotto e dopo essermi svegliato mi hanno chiesto quale fosse il mio nome. Tutti i miei muscoli facciali erano paralizzati, ho trascorso tre settimane in quarantena sotto potenti antibiotici. Non potevo mangiare e dovevo tenere gli occhi coperti perché ero molto sensibile alla luce. È stata un’esperienza terribile».