Di Marzio: «Salvezza? il Palermo è una squadra di gladiatori che gioca a calcio» - Calcio News 24
Connettiti con noi

2016

Di Marzio: «Salvezza? il Palermo è una squadra di gladiatori che gioca a calcio»

Avatar di Redazione CalcioNews24

Pubblicato

su

ballardini indicazioni palermo aprile 2016 ifa

Le dichiarazioni del consulente di Zamparini a poche ore dalla sfida salvezza contro la Fiorentina

Intervistato dal Corriere dello Sport, Gianni Di Marzio, consulente al Palermo del patron Zamparini, ha parlato di mercato e delle ultime due partite in chiave salvezza per la squadra rosanero.

IL MERCATO – «Vazquez e Maresca hanno salutato? Possono dire quello che vogliono ma non è finita, almeno per quanto riguarda Maresca, mentre Vazquez sicuramente non sarà con noi il prossimo anno. A Napoli giocatori come lui sono amati, potrebbe essere la piazza ideale – parte così Di Marzio – Tra Milan, Napoli, Juve che spinge, la stessa Fiorentina è ormai una stella che deve volare. Maresca, invece, rappresenta un elemento fondamentale per il Palermo di oggi e di domani. Intanto, per il suo grande carisma e per il ruolo che non ha alternativa e, in seguito, potrebbe diventare il Simeone della situazione, o uno alla Ranieri – continuando su Maresca – Ha caratteristiche umane e professionali per maturare le stesse esperienze. E intanto può dire la sua in campo. Gilardino, invece, ha il contratto per altri due anni, Sorrentino, è una sicurezza, il vero capitano. Questo Palermo non va smantellato».

ZAMPARINI –  Sul presidente rosanero, ha proseguito Di Marzio dicendo: «Il presidente continua a programmare, non mi pare proprio uno che scappi, anzi cerca disperatamente di restare in A per rilanciare, ed È di questo che mi parla. Ma sul futuro preferisco glissare. Mi sento comunque coinvolto, il rapporto è ottimo. A Palermo la serie A è nata, intesa come continuità e risultati, con Zamparini, e quindi sa bene cosa fare. A volte è troppo tifoso, s’impunta e l’amore per il calcio lo fa diventare irrazionale. Ci sentiamo spesso, verrà a Firenze, oggi dormirà in albergo con la squadra, l’ho informato di ogni problema, mi ha risposto che è il caso di lasciare libero Ballardini su ogni scelta. Il Palermo ha ripreso colore, il tecnico ha trovato le soluzioni, sono contento, e questo mi basta. Il merito è tutto di Ballardini, uomo double face, che protegge la sua timidezza con i silenzi, è intelligente, bravo a preparare allenamenti e partite».

GLI STRANIERI – «Io non sono venuto a prendere il sole a Mondello, ho messo tutte le mie conoscenze e il buon senso a disposizione, cercando di formare il gruppo. Prima mi guardavano con rispetto, ora sono diventato amico, il clima è cambiato. Se arrivo con mezz’ora di ritardo mi mettono la multa! Stima, simpatia. Abbiamo ridato sorriso agli stranieri, fatto parlare Vazquez, El Mudo che con me discute e si diverte, ed è un gran risultato perché questa vicenda mi appartiene, peccato averla cominciata tardi, ora siamo all’ultimo round – sottolinea Di Marzio La squadra ha subito una metamorfosi che ha dell’incredibile, diversi ragazzi, da timorosi, preoccupati, ansiosi incapaci di stoppare un pallone, si sono trasformati in mattatori. Rispoli si divora la fascia, se Quaison puntasse più a rete sarebbe un altro dei fenomeni scoperti da Zamparini, Hiljemark, anziché fare il maratoneta e correre a vuoto, con Maresca ha trovato il giudizio, fa il secondo play, disegna la manovra e attacca gli spazi e Trajkovski è rapido, scattante, deve trovare solo continuità e concretizzare di più. Niente era così quando mi hanno chiamato».

LA SALVEZZA – Sulla salvezza, Di Marzio, ha parlato con la speranza di ottenerla nelle ultime due partite, anche in virtù del calendario più agevole rispetto a quello delle altre, dicendo: «Salvezza? Ognuno ha i suoi guai. Se il Palermo avrà vita dura, la Lazio con Inzaghi alla ricerca della riconferma mostrerà la giusta determinazione. L’Udinese mi è sembrata sulle gambe e a Bergamo non sarà una passeggiata. Dopo la sconfitta col Torino, se non fa punti, rischia un vero e proprio suicidio. Nessuno avrebbe scommesso su di noi, prima, ognuno parlava una lingua diversa, eravamo una Torre di Babele, i giocatori non si capivano e non capivano l’allenatore, ora Ballardini dialoga, ha piena fiducia, mi accorgo che tutto è cambiato».

LA PAURA DEL BISCOTTO – «Non è la stessa squadra di un mese fa, ora il Palermo è una squadra di gladiatori che gioca a calcio. Ballardini ha trovato la quadratura con la difesa a tre e il recupero di Maresca, siamo diventati una realtà – ha spiegato Di MarzioIncontreremo un avversario forte che nelle ultime dieci partite ha vinto una sola volta, ma questo non vuol dire niente, perché la Fiorentina non mollerà nel giorno dei saluti. A noi poco importa, in palio c’è la permanenza in Serie A, e poi non credo nei regali. Sono solo alibi e vittimismo, un finale positivo si costruisce con lo stesso atteggiamento del Frosinone contro la Samp, un mix di lotta e di qualità. Noi ci siamo, il Palermo è vivo e lotta con entusiasmo, bisogna evitare anche l’imprevisto, perché ormai la squadra si è svegliata» Parlando poi della paura del biscotto, ha dichiarato: «Da quando il calcio esiste, le ultime partite lasciano dubbi. Biscotto? Non ci interessa. Pensiamo a vincere a Firenze e siamo salvi. Da guardoni che ci spiavano dal buco della serratura, siamo passati a protagonisti. Quattordici anni fa, siamo caduti nella trappola. Ma non dipendeva da noi, oggi invece il destino è nelle nostre mani»

2016

Premier League, 19^ giornata: Chelsea, 13^ vittoria di fila

Pubblicato

su

diego costa chelsea matic
Continua a leggere

2016

Koeman: «Dimostrato grande carattere contro l’Hull»

Pubblicato

su

Continua a leggere