2019

Parma, Bastoni si confessa: «Cancelo il migliore. Bruno Alves come un padre per me»

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Parma, Bastoni parla della sua stagione, dei sacrifici fatti all’inizio della carriera, dei suoi idoli, sognando il primo gol in A

Alessandro Bastoni, difensore del Parma classe ’99, ha parlato ai microfoni di DAZN. Il calciatore gialloblu, in prestito all’Inter, si è espresso sugli albori della sua carriera, nel settore giovanile dell’Atalanta: «Ho fatto 12 anni nell’Atalanta che è una grandissima scuola di calcio, ma anche di vita. Senza gli insegnamenti che mi hanno dato i vari istruttori ed allenatori non sarei qui. Anche a Bergamo ho fatto tanto il pendolare, ho fatto tanti sacrifici nella mia vita. Ho un grande legame con la mia famiglia e credo che sia stato importante per farmi arrivare a certi livelli. Il numero 95 è la data di nascita di mio fratello, lo indosso così lui è sempre con me in campo».

Bastoni, che sabato alle 20:30 con il suo Parma affronterà la Juventus a Torino parla poi della sua stagione: «Ho avuto la fortuna di trovarmi in un gruppo fantastico che mi ha
integrato molto bene. Poi da qualche settimana ho iniziato a giocare, quindi sta andando
bene da tutti i punti di vista. Questo Parma mi ricorda l’Atalanta del primo anno: tutti
dicevano, prima o poi si ferma, e alla fine non si è mai fermata arrivando in Europa. Questo
è quello che auguro a questo Parma». La partita di sabato avrà come sicuro protagonista Bruno Alves, che negli ultimi giorni ha attirato le attenzioni della Juventus«La cosa che mi è rimasta più impressa è quando ha detto: “Io sono qui per farvi migliorare e spero che un giorno la vostra carriera sia migliore della mia!” Penso sia un esempio di grande umiltà. Ha un senso di leadership che è fondamentale per giocare a calcio. Il nostro rapporto è un rapporto padre figlio, quando sono arrivato ha visto in me delle potenzialità e mi sta aiutando giorno dopo giorno a migliorare. È come essere su una poltrona e avere il joystick, ti parla dal primo al 90’ e ti aiuta tanto».

Il difensore parla poi degli idoli di gioventù, elencandone le qualità che più lo affascinano: «Di Sergio Ramos ruberei l’eleganza e la cattiveria, è bello da vedere in campo. Ha anche una grande leadership. Walter Samuel è stato uno dei più grandi al mondo e dell’Inter, quindi spero assolutamente di ripercorrere le sue orme. Thiago Silva è il mio idolo, ha velocità, tecnica, anticipo… Ha qualsiasi cosa insomma. A Paolo Maldini ruberei tra le altre cose l’attaccamento alla maglia, unico. Skriniar puo’ arrivare ad essere un grandissimo, al livello di questi giocatori. Il difensore perfetto? Un misto tra Thiago Silva e Sergio Ramos». Invece sul possibile impiego come terzino: «Un giorno sicuramente mi vedo come terzino, il mio punto di riferimento è Cancelo perché ad oggi secondo me è il terzino più forte del mondo e ogni volta che lo vedo giocare mi innamoro». 

Infine, si riserva uno spazio nostalgico sulla sua infanzia: «Da bambino tifavo Milan, andavo sempre al bar con mio papà a vedere le partite, quindi 10 anni fa il mio curriculum da calciatore lo avrei inviato a Galliani, da quando gioco invece non tifo ovviamente più una squadra ben precisa». E sul primo gol in Serie A: «Non vedo l’ora arrivi e non saprei nemmeno come esultare. È una cosa che verrà li sul momento. Il più classico dei calci d’angolo nel recupero sullo 0-0 e la butto dentro».

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