2012

Inter, Zanetti: “Emozionato per il premio, lo scudetto…”

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INTER ZANETTI – Nella giornata di ieri, Javier Zanetti ha ricevuto nella redazione della Gazzetta dello Sport il premio dedicato alla figura di Giacinto Facchetti. Il capitano dell’Inter, al termine della cerimonia, ha rilasciato un’interessante intervista proprio per i colleghi del quotidiano ‘rosa’, ai quali ha svelato tanta emozione per questo premio e tanta voglia di continuare a lottare e a vincere sul campo: “Non nascondo l’emozione per questo premio che porta il nome di una bellissima persona come Giacinto. Lui è sempre stato un punto di riferimento molto importante e mi ha fatto capire molte cose: questo è uno dei premi più importanti della mia carriera. Venire qui, all’Inter, è stato l’inizio di un’avventura fantastica: ricordo che andai a firmare a mezzanotte, un sogno. Ringrazio il popolo italiano che mi ha accolto come un figlio: anche per questo mi sento italiano. Il prolungamento della carriera? Bé, se a fine stagione mi sentirò bene come ora, io continuerei anche a giocare… La sconfitta di Bergamo? L’Atalanta ha fatto una grande partita, ma questa sconfitta non ridimensiona né cambia il nostro percorso. È stata una partita molto equilibrata, ci poteva stare la vittoria dell’Atalanta ma anche la nostra. Non è cambiato nulla: siamo migliorati tantissimo, abbiamo ancora tanti margini di miglioramento, sappiamo che il campionato è ancora molto lungo e vogliamo cercare di essere protagonisti fino alla fine. Siamo un gruppo nuovo, mentre la Juve gioca assieme da 2 anni e ha anche vinto: possiamo anche sbagliare ma abbiamo la consapevolezza di essere un gruppo valido. Lotta per lo scudetto? Se arrivando in fondo al campionato ci sarà questa possibilità, beh, noi ci saremo. Credo che vincere a Torino contro una squadra come la Juventus e toglierle l’imbattibilità abbia dimostrato un ulteriore miglioramento da parte nostra, però sappiamo che non sarà semplice, ci sono tante partite davanti e dipenderà solo da noi. Il rigore dato all’Atalanta? Si vedeva che il rigore non c’era, ma aggrapparsi a questo episodio sarebbe un alibi e noi non lo vogliamo fare. Adesso, non solo noi, sappiamo di dover essere molto attenti affinché queste cose non succedano più, ma mi limiterei a fare i complimenti all’Atalanta. Silvestre? Non si discute. Denis? È un mio grande amico, lo conosco dal quartiere che abbiamo in comune in Argentina: ci vedremo per qualche asado… Il paragone tra Stramaccioni e Mourinho? Stramaccioni è un allenatore con le idee molto chiare, è intelligente e credo che stia facendo molto bene e possa fare una grande carriera. Chi fa la tattica? La fa lui, la fa lui. Cassano? E’ molto divertente: si è ambientato subito nella famiglia-Inter, e anche lui è contentissimo di stare con noi.

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