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Inter voto 9.5: il 2021 quasi perfetto dei nerazzurri tra Conte ed Inzaghi
Il 2021 dell’Inter è stato a dir poco trionfale: dallo scudetto conquistato dopo 10 anni all’arrivo di Simone Inzaghi
Il 2021 dell’Inter è stato un’altalena di emozioni come vuole il DNA di questa squadra. Dalla conquista dello scudetto (stravinto) agli addii dolorosi in estate, sembra quasi che i tifosi nerazzurri non potessero godersi le conquiste fino in fondo, ma che anzi dovessero tenere acceso sempre il bottone del terrore. Ma il 2021 ha portato in dote alla squadra Campione d’Italia un grande pregio: la consapevolezza dei propri mezzi.
I numeri possono spiegarla – 104 punti e 104 gol fatti nell’anno solare, di cui 49 nel solo girone d’andata della Serie A 2021/22; una striscia aperta di sei vittorie consecutive; 550’ di imbattibilità per Handanovic – ma non fino in fondo. Con Conte prima e con Inzaghi poi, l’Inter ha raggiunto la consapevolezza della propria dimensione, di uno status acquisito attraverso il consolidamento di certezze che non sembrano scalfibili nel breve periodo. Il tricolore è stato una logica conseguenza del percorso iniziato con Conte e proseguito (magistralmente) da Inzaghi. Eppure alcune picconate ricevute durante l’anno potevano distruggere le certezze nerazzurre.
L’estate 2021 è sicuramente stato il periodo più complicato dell’anno. Prima l’addio di Conte, fuggito quasi dalla “sua” Milano, poi il dramma di Eriksen, per finire con le dolorosissime cessioni di Hakimi e Lukaku. I tifosi nerazzurri a settembre iniziavano la stagione con sì il tricolore sul petto ma con pochissime speranze di difenderlo a dovere. Fortunatamente – invece – con coup de théâtre di Marotta, sulla panchina del Biscione è arrivato Simone Inzaghi e l’Inter di oggi è riuscita a rimanere così uguale all’Inter di ieri, talvolta riuscendo persino a migliorarla quasi senza accorgersene – ad esempio passando in tranquillità un girone il Champions League dopo due eliminazioni consecutive –, andando oltre il dramma di Eriksen, oltre le cessioni inevitabili di alcuni big, oltre persino la separazione con Conte.
Oggi l’Inter sa che il 2021 non è un punto d’arrivo ma un punto di partenza e i tifosi possono guardare al 2022 con maggiore ottimismo e serenità.